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Citazioni
dal libro
di Franz Zürcher
"Crociata contro il Cristianesimo"
Persecuzione moderna dei Cristiani
Collezione di documenti
Europa- Verlag Zürich -
New York 1938
Edizione Speciale
In questo libro, pubblicato dai testimoni di Geova nel 1938, vennero denunciate al mondo le azioni dei nazisti nei confronti dei testimoni e delle altre categorie internate nei campi di concentramento.
1938: Per attirare l'attenzione del grande pubblico sulla resistenza dei testimoni di Geova al terrore nazista, l'ufficio
dei testimoni di Geova a Brooklyn approvò la pubblicazione del libro Kreuzzug gegen das Christentum (Crociata contro il
cristianesimo) preparato da Franz Zürcher della Watch Tower di Berna, fornendo un rapporto particolareggiato sulla persecuzione dei testimoni di Geova nella Germania nazista.
Riportava le esperienze di più di un centinaio di testimoni di entrambi i sessi ed era soprattutto una testimonianza del fatto che nella Germania nazista uomini e donne lottavano, soffrivano e morivano a motivo della loro fede. Questo libro venne pubblicato dalla casa editrice Europa di Zurigo, e fu esposto nelle librerie e nelle edicole. È stato tradotto
anche in francese (1939) e in polacco.
Il famoso scrittore Thomas Mann dichiarò in una lettera alla società Torre di
Guardia: ". . . avete fatto il vostro dovere pubblicando apertamente questo libro, e mi sembra che non esista appello migliore alla coscienza del Mondo di questa
pubblicazione"
Brano tratto dal libro tedesco "Kreuzzug gegen das Christentum" (Crociata contro il cristianesimo), Zurigo e New York, 1938, pubblicato da Franz Zürcher (Watch Tower Society, Berna, Svizzera) in collaborazione con Europa Verlag (casa editrice Europa), pagine 154-168:
All'interno: [tradotti in italiano]
Pagine 154-168:
Rapimento di bambini - Non lo posso più sopportare
- I genitori in prigione, i figli in
orfanotrofio -Fuga all’estero come unica via d’uscita
- Così vengono fatte a pezzi le famiglie!
Pagine 185-214
11 Capitolo - Responsabilità dei capi
12 Capitolo - Proteste alla lega delle
nazioni
“V 14824
Delibera
Motivazioni
… Le assistenti sociali dell’ufficio assistenza di minorenni si sono mostrate concordi nel affermare come … dia impressione di essere particolarmente beneducata e anche come di lei si oda solo il meglio …. nella scuola come pure nell’istituto di educazione. Anche sotto l’aspetto politico o religioso non è stato notato in lei niente di particolare.
Quello
che la madre ha dichiarato nel corso del suo interrogatorio del 9 febbraio
1937 all’ufficio tutorio si accorda perfettamente con quanto sopra; anche
qui ella espone la sua idea fondamentale, cioè che si deve ubbidire a
Dio più che allo Stato.
………….., li 7 marzo 1937
L’ufficio tutorio
f.to: …..
redatto:
………….., li 12 marzo 1937
L’ufficio dell’ufficio tutorio
p.p. ……………. Assistente”
***
“Il Governatore del Reich in Sassonia
- Governo Regionale -
Ministero per l’istruzione popolare B: 55 Sch.
Dresda-N, li 13.11.36
Casella Postale.
Ai Provveditorati distrettuali agli studi 1 e 2, V e B.
Sono in attesa fino al 20 novembre c.a. di una relazione in cui è stato chiesto agli insegnanti se hanno osservato che i bambini provenienti dai circoli degli Studenti Biblici, in seguito all’influenza della famiglia, assumono un punto di vista negativo verso lo Stato e oppongono resistenza passiva a tutti i tentativi per portarli su un'altra posizione.
La relazione non deve limitarsi solamente ad indicare il numero dei casi; deve piuttosto descrivere accuratamente come hanno avuto luogo.
E’ indispensabile presentare anche gli eventuali rapporti negativi.
D’ordine:
f.to (nome illeggibile)
“A … il fratello … a causa della sua fede ai principi biblici aveva perso il suo lavoro come impiegato ed era già da molti mesi alternativamente in prigione ed in campo di concentramento. Mentre questa situazione si trascinava, la moglie del fratello è diventata gravemente malata di nervi. Il dolore è stato accresciuto ancora dalle esperienze di entrambi i loro figli, ragazzini di 7 e 13 anni. Un giorno entrambi i bambini non sono tornati da scuola. Il preside della scuola informò che i bambini erano stati “presi in custodia dallo Stato per venire educati nel corretto spirito nazionalsocialista!” Il ragazzino di sette anni era stato portato in ospedale nel reparto per i malati di scarlattina, dove oggi giace a letto malato di scarlattina; il bambino più grande è stato portato in un istituto. Nel frattempo il padre è stato nuovamente imprigionato. Il ragazzo più grande, allevato dai genitori nello spirito della Bibbia e sui propositi di Geova e istruito sui doveri di una creatura verso il Creatore onnipotente, si rifiuta con persistenza di dire “Heil Hitler” o di fare il saluto nazista. A causa di questo atteggiamento ricevette tali maltrattamenti al punto che abbandonò l’istituto di nascosto e tornò a casa. Pregò insistentemente la madre di impedire che vi fosse portato di nuovo. Aveva sul capo i segni dei peggiori maltrattamenti e percosse. Disse: “Nella Bibbia Geova promette di non imporre a nessuno un peso più grande di quello che possa sopportare. Io non lo posso più sopportare, mi toglierò la vita.” Dopo avergli dato alcuni buoni e incoraggianti consigli la madre dovette tuttavia riportarlo di nuovo in questo istituto. È, come menzionato sopra, una donna gravemente malata di nervi.”
Una madre ha scritto al ministro:
Sono madre di quattro bambini in età scolare.
Mio marito ha speso le sue forze migliori combattendo nella guerra mondiale.
Congedato dall’esercito per malattia ha effettuato il suo servizio presso
le Ferrovie Tedesche fino all’anno 1927. Da allora si trova in un istituto
in cui riceve cura e assistenza. In quanto a me, fino ad ora ho cercato di
educare al meglio delle mie capacità e possibilità i miei figli come
persone capaci e discrete. Il giudizio del rettorato e del corpo degli
insegnanti sul carattere dei miei figli è un’eccellente testimonianza dei
miei sforzi. Ora è sopraggiunta da qualche tempo una nuova faccenda. Viene
chiesto ai bambini che durante le cerimonie scolastiche e all’inizio e
alla fine delle vacanze scolastiche salutino la bandiera, cantino inni e
dicano “Heil Hitler”. Come madre timorata di Dio è mio dovere non solo
allevare i miei figli a diventare persone capaci e discrete, ma anche
esortarli in primo luogo al timore e all’ubbidienza a Dio e alla sua
Parola. In ubbidienza alla Parola di Dio ho insegnato ai miei figli che,
riguardo al saluto “Heil Hitler”, sta scritto: “Non c’è salvezza
(Heil) in nessun altro, poiché non c’è sotto il cielo nessun altro nome
dato fra gli uomini mediante cui dobbiamo essere salvati, se non nel nome di
Gesù Cristo” (Atti degli apostoli 4:12). “E gridano ad alta voce: “La
salvezza (Heil) la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e
all’Agnello!” (Rivelazione o Apocalisse 7:10).
Mia figlia tredicenne … si è rifiutata recentemente di salutare la bandiera e di dire “Heil Hitler”. Questo ha spinto il Direttore della Scuola, il Signor Rettore …, a schiaffeggiarla così forte da farla cadere davanti alle sue compagne di scuola; inoltre ora è stata espulsa dalla scuola e hanno minacciato di portarla via da me e di metterla sotto un ufficio tutorio. Questo, Signor Ministro, può accadere solo con la Sua autorizzazione. Lei può rendere disgraziata la nostra famiglia. Lei può convalidare questo spietato provvedimento davanti a Dio e a tutto il mondo. Considero un mio dovere quello di metterla in guardia. Geova Dio, che io servo incessantemente, ripagherà equamente tutti i torti. Le comunico anche che mi sono rivolta con lo stesso giro di posta al Signor Cancelliere del Reich Adolf Hitler e al Signor Ministro dell’Educazione del Reich Rust.
Distinti saluti…”
’ufficio giudiziario ha emesso la seguente sentenza:
“Ufficio giudiziario …
Sentenza del …
Motivazioni:
I genitori della … appartenevano prima all’Associazione degli Zelanti Studenti Biblici. Il padre della … si trova dal 1927 in un Istituto di cura e assistenza. La … frequentava il 7° anno scolastico e attualmente sarebbe nell’8° anno scolastico della scuola elementare. … si è rifiutata per motivi religiosi di salutare con le parole “Heil Hitler” e di prestare il saluto tedesco sollevando la mano destra. A prescindere da questo rifiuto del saluto tedesco, la sua condotta nella scuola è designata come irreprensibile; si mostra intellettualmente sopra la media e con il suo rendimento scolastico è la prima della classe. A scuola si distingue per la diligenza, l’attenzione e la solerzia. Possiede una ricca inventiva e un dono particolare verso i personaggi di immaginazione. Anche esteriormente appare simpatica alla massima misura. È vestita con particolare cura e dà un’impressione straordinariamente calma e gentile.
Tuttavia sulla base di un decreto del Ministero della Cultura non siamo più autorizzati a lasciare che tali studenti frequentino la scuola in quanto costituiscono una minaccia per la disciplina scolastica e per la società pubblica, seessi e i loro genitori persistono ostinatamente nel rifiutarsi di fare il saluto tedesco. Questo vale sia nel caso di … che nel caso di sua madre. Tutti gli sforzi compiuti, anche dal tribunale, per persuaderle che la loro presa di posizione è insensata e non si può giustificare in nessun modo sulla base dei detti biblici da loro citati, sono risultati completamente inutili.
Il Ministero della Cultura ha disposto che in questi casi si debba far domanda per l’educazione dell’infanzia abbandonata. Fino ad oggi non è stata però riconosciuta al tribunale nessuna sentenza che disponga l’educazione per l’infanzia abbandonata su una base simile. Dal commentario di Blaum, Riebzell e Stork sulle leggi per l’assistenza alla gioventù del Reich 3° edizione dell’anno 1926, citiamo la parte finale dell'annotazione n. 4: la presa di posizione religiosa o politica del padre non è una base per disporre l’educazione dell’infanzia abbandonata. Nel frattempo tuttavia il punto di vista della legislazione è fondamentalmente cambiato così che oggi secondo il parere del tribunale è sostenuta l’interpretazione secondo cui un bambino che respinge lo Stato in una misura tale da rifiutargli i riconoscimenti esteriori, di regola, nonostante le sue qualità morali, dev'essere segnato come “trascurato” e l’educazione che istighi un bambino ad un tale comportamento, va giudicata insufficiente. Rispetto a questa tendenza si fa riferimento alla decisione del tribunale del 14.6.37 nella causa riguardante…. In questo caso il tribunale ha disposto l’educazione dell’infanzia abbandonata per un bambino Studente Biblico che è totalmente irreprensibile in senso morale. A questo riguardo si fa riferimento alla perizia del consigliere sanitario Dott. … come ufficiale sanitario. Il tribunale ha disposto il controllo medico perché in questo caso sussistevano dubbi sull’educazione dell’infanzia abbandonata. L’impressione che ha ricevuto la corte tramite il particolareggiato interrogatorio viene attestata dalla perizia medico-legale. In questo caso siamo di fronte ad un caso totalmente insolito di fanatismo religioso di una bambina di 13 anni con una spiritualità e una moralità molto alte. Non è escluso che ci siano sintomi di una malattia schizofrenica su fondamento religioso.
L’ufficiale sanitario come anche il tribunale si è convinto che nel caso di …, non si tratta di espressioni imparate a memoria con cui si esprime contro la manifestazione del saluto nazista bensì di una convinzione solida e interiore. Malgrado ciò resta assolutamente nei limiti della buona educazione e modestia e non diviene presuntuosa quando parla di questi argomenti. La bambina mostra proprio una maturità spirituale notevolmente sopra la media dei bambini della sua età. L’ufficiale sanitario crede che forse può ancora essere possibile correggerla tramite la sistemazione in una famiglia adatta; il suo parere in questo senso resta pur sempre scettico. L’ufficio giudiziario ha raggiunto la conclusione che la bambina in questione non deve essere soggetta a nessun cambiamento della sua presa di posizione attraverso l’educazione dell’infanzia abbandonata. Il tribunale teme piuttosto che, vista l’anormale predisposizione di …, se fosse strappata alla madre potrebbe piuttosto provocare comportamenti persecutori da parte dei bambini e la sua predisposizione schizofrenica potrebbe rafforzarsi. Quindi in questo caso, vista la situazione particolare, non è né appropriato né ammissibile disporre l’educazione dell’infanzia abbandonata.
Secondo l’articolo 62 capoverso 2 della Legge per l’assistenza alla gioventù l’educazione dell’infanzia abbandonata non può essere disposta se non offre visibilmente nessuna speranza di riuscire. Qui sussiste questo caso.
Dato che la bambina è la prima della classe e ha già passato tutto il 7° anno scolastico (l’ottavo in molti luoghi non è stato ancora portato a termine) se non c’è bisogno può rimanere anche senza un’ulteriore formazione scolastica.
Cancelliere dell’Ufficio giudiziario di … ecc.”
Il Signor Cancelliere dell’Ufficio giudiziario ha impiegato diverse locuzioni inesatte riguardo questa coraggiosa ragazzina ma forse solo per aiutarla. Perché il detto “con la volpe convien volpeggiare” è valido nella Germania “minorenne” specialmente per tutti quelli che lavorano in uffici o hanno alte cariche. Ha scritto: “La bambina mostra proprio una maturità spirituale notevolmente sopra la media dei bambini della sua età” e forse ha pensato: “Non solo dei bambini della sua età ma anche di tutti quei concittadini adulti che stanno sotto la tutela nazista.” Va molto peggio di questa ragazza quando si ha più di 13 anni e ci si permette di avere una simile maturità spirituale.
“A … nel marzo 1936 due ragazzini dell’età di 12 e 13 anni sono stati strappati ai genitori perché a scuola si erano persistentemente rifiutati di dire “Heil Hitler” e di cantare l’inno nazionale quando veniva issata la bandiera. I genitori dei ragazzini sono Testimoni di Geova che insegnano ai loro figli le Sacre Scritture e li educano nello spirito cristiano. Nella scuola i ragazzini sono stati prima picchiati dal preside per punizione per costringerli a prestare il saluto e quando questo si rivelò inutile i genitori sono stati privati su istanza dell’autorità minorile dell’ufficio giudiziario del diritto di educare e allevare i figli. Entrambi i ragazzini si trovano attualmente in orfanotrofio. Il ricorso dei genitori al tribunale regionale di … è stato vano, anzi il tribunale regionale ha confermato la sentenza dell’ufficio giudiziario con la motivazione che i genitori sono fanatici Studenti Biblici e che, con le loro opinioni e il loro atteggiamento, avevano gravemente abusato del diritto di tutela personale dei figli. I genitori dei ragazzini sono stati condannati a due mesi di reclusione dal tribunale speciale perché secondo il comando biblico di Ebrei 10:25 si erano riuniti con altri compagni di fede a studiare la Bibbia.
Fuga all’estero come unica via d’uscita
“Il 6 aprile 1937 mio padre ricevette un mandato di comparizione dall’ufficio giudiziario di … con il seguente testo:
Al padre:
Con una mozione del 2 marzo 1937 il ministro della cultura e dell’insegnamento ci ha comunicato che rifiuta di lasciare che Suo figlio partecipi alle manifestazioni scolastiche patriottiche e lo esorta a non prestare il saluto tedesco. Secondo l’atto presentato al tribunale dal provveditorato agli studi cittadino Lei, di fronte alla richiesta di fare luce sulla situazione e di indurre Suo figlio ad abbandonare una posizione che ha suscitato inquietudine anche nei compagni di scuola, ha replicato che Suo figlio dovrebbe decidere da solo. Con la presente Le viene fatto notare che il tribunale riconosce nel Suo comportamento una grave violazione dei Suoi obblighi di educatore secondo l’articolo 1627 e in special modo l'articolo 1631 del Codice Civile e quindi, secondo l’articolo 1666 del Codice Civile, con la presente viene istruito il provvedimento che Le revoca il diritto di occuparsi di Suo figlio e della sua educazione …’
In molto
di quello che viene disposto ed eseguito nel III Reich si può scorgere un'influenza
demonica che trasforma ogni sentimento naturale in perversità.
L’infamia umana da sola sarebbe semplicemente incapace, senza
un’ispirazione demonica, di portare così in basso un paese così
altamente civilizzato tanto che possono aver luogo avvenimenti come quello
riportato di seguito:
“Per decreto giudiziario entrambi i miei figli, una ragazzina di 15 anni e un ragazzino di 10, mi devono essere strappati via e portati in un istituto di educazione perché hanno scelto di far parte dell’organizzazione di Geova.
XI
CAPITOLO
RESPONSABILITA' DEI CAPI
[Pagina 185]
Dicendo “nel mio partito nulla accade senza
il mio volere”, Hitler si è addossato
anche la responsabilità delle persecuzioni dei cristiani da parte
degli appartenenti al suo partito. Quanto ne fossero al corrente i capi di
quel tempo è confermato dalle ricevute postali, riprodotte in questo libro,
delle risoluzioni di protesta inviate sia a Roma che a Berlino.
Qui sotto è riportata la lettera inviata a Hitler tramite un corriere straordinario. La lettera parla per sé:
“San
Diego, California, 9 febbraio 1934,
Al
Sig. Cancelliere del Reich Adolf Hitler,
Braunes Haus,
Monaco di Baviera.
Egregio
Signor Cancelliere,
Questa lettera è sia un cortese messaggio che un avvertimento su
fatti della massima importanza per il Suo benessere. Lei constaterà che è
nel Suo interesse leggere questa lettera attentamente.
Da molti anni, uomini e donne buoni e leali hanno predicato in Germania le dottrine della Parola di Dio, accomunati nella loro attività sotto il controllo di associazioni note come Ernste Bibelforscher [Studenti Biblici] e Wachtturm Bibel-und Traktat-Gesellschaft [Società di Bibbie e Trattati Torre di Guardia]. Queste denominazioni indicano solo la società o corporazione che svolge la loro opera. Questi uomini e donne sono dedicati a Geova Dio e lo servono come suoi testimoni nell’insegnare la verità biblica al popolo. Essi si sforzano di fare del bene a tutte le persone e non recano danno a nessuno.
Nel febbraio 1933 il Suo governo, senza giustificazione, ha usato mezzi violenti per costringere questi sinceri cristiani chiamati testimoni di Geova ad abbandonare [186] l’adorazione di Geova Dio nella maniera da Lui comandata. Sono stati sequestrati loro Bibbie, cantici, libri di studio biblico ed altra letteratura, come pure masserizie, cacciandoli via dai loro luoghi di adorazione e vietando loro le adunanze, lo studio della Sacra Scrittura, l’adorazione di Dio e la predicazione della verità alla gente.
Il Suo governo ha inoltre, senza giusto motivo, sequestrato una grande quantità di libri, Bibbie, quadri, carta ed altro materiale per distruggerli col fuoco; tutto questo era proprietà delle suddette società. Molti testimoni di Geova leali e senza colpa sono stati gettati in prigione e maltrattati dai Suoi funzionari. Lei sarà una persona molto occupata e probabilmente molti di questi fatti non Le saranno stati fatti conoscere; ma questo non è dovuto a coloro che sono stati maltrattati ingiustamente e crudelmente.
I nemici dei testimoni di Geova li hanno calunniati malvagiamente ed hanno diffuso su di loro empie menzogne per indurre il governo a danneggiarli. Affinché il governo fosse messo al corrente della vera entità dei fatti, il 25 giugno 1933 più di 7.000 testimoni di Geova si sono radunati a Berlino ed hanno pubblicato, in questa occasione, una dichiarazione dei fatti inerenti alla loro attività religiosa in Germania, che è stata mandata a tutti gli alti funzionari del Suo governo e distribuita in milioni di copie a tutta la popolazione fino a che non è stata repressa violentemente dai Suoi funzionari. Questa dichiarazione, di cui è qui allegata una copia, ha chiesto al Suo governo di fare in modo che queste persone sincere, testimoni di Geova, ubbidiscano ai comandi di Geova Dio e lo adorino senza impedimenti, secondo il suo volere, proclamando a tutti il suo Regno, mediante il quale tutte le famiglie della terra dovranno essere benedette.
Questa petizione non è stata accolta dal Suo governo e Lei ha rifiutato di concedere a questi testimoni di Geova [187] di servire Dio e di adorarlo secondo il volere dell’Altissimo.
Questi devoti seguaci di Gesù Cristo, che sono testimoni di Geova, hanno a lungo atteso, soffrendo e sperando che Lei provvedesse a mettere fine a questo trattamento iniquo e che premettesse nuovamente a loro di continuare ad adorare e servire Dio senza impedimenti. Ma Lei non l’ha fatto. Negli ultimi dieci anni, l’ampia distribuzione di letteratura ha consentito sia ai capi che al popolo della Germania di essere informati della venuta del Regno di Dio e del giusto governo che il suo Re Gesù Cristo stabilirà sulla terra per la benedizione del popolo. A tutti è stato dato l’avvertimento che se si opporranno a Dio e al suo Regno, saranno distrutti ad Harmaghedon. Questo avvertimento è stato disdegnato dal Suo governo.
Mi permetta di rammentarLe che Geova Dio mandò il suo servitore Mosè in Egitto onde comunicasse con Faraone per chiedergli di lasciare andare il suo popolo eletto affinché servisse Dio secondo il suo volere. Una testimonianza e un avvertimento che Faraone disdegnò opponendosi al Creatore, e la conseguenza fu che Geova Dio mise a morte tutti i primogeniti d’Egitto, annientando così la potenza dominante. (Vedere Esodo 12:29,30; 14:23-28) La Sacra Scrittura illustra chiaramente che quanto capitò all’Egitto verrà in scala più grande su tutto il mondo ed in particolare su coloro che combattono contro Geova e il suo Regno. Lei può opporsi con successo a ogni persona, ma non può prevalere sull’Onnipotente.
Faraone disse a Mosè: ‘Chi è Geova, che io debba ascoltare la sua voce?’ (Esodo 5:2) In seguito seppe a suo discapito chi è Geova. I suoi Testimoni hanno fatto tutto quanto è in loro potere per mostrare al Suo governo che desiderano adorare e servire soltanto il Creatore senza impedimenti e secondo il suo volere; ma i loro sforzi in tal senso non sono stati presi in considerazione e i Suoi funzionari hanno continuato a maltrattarli. [188] Nuovamente, a nome di tutti loro e come presidente della Società o organizzazione in cui essi operano e nel nome di Geova Dio e del suo unto Re, Cristo Gesù, La prego di ordinare a tutte le Sue autorità e funzionari del Suo governo di permettere ai testimoni di Geova (cioè l’Associazione Studenti Biblici e la Società di Bibbie e Trattati Torre di Guardia) di radunarsi pacificamente e di adorare Dio ed ubbidire ai suoi comandi senza impedimenti, proclamando al popolo le verità bibliche del Regno di Dio, per il quale tutti i cristiani hanno pregato sin dall’antichità e nel quale hanno riposto fede.
Nel caso che entro il 24 marzo 1934 questo pressante desiderio non venga soddisfatto dal Suo governo per dare sollievo ai suddetti testimoni di Geova in Germania, il popolo di Dio comincerà a divulgare in altri paesi e in tutte le nazioni della terra le notizie sull’iniquo trattamento riservato ai cristiani in Germania; e dopo averne dato testimonianza, affideremo la nostra causa a Geova Dio e lasceremo che sia Lui a eseguire tramite Cristo Gesù il giudizio sui colpevoli nella sua rettitudine. Mi permetta di rammentarLe che Geova avverte di non opprimere i suoi unti. (Salmo 105:15) Cristo Gesù siede adesso sul suo trono, e la grande battaglia del giorno di Dio l’Onnipotente è imminente. Questa sarà la più grande afflizione che ci sia mai stata; adesso c’è una sola via d’uscita: ‘E ora, o re, esercitate perspicacia; lasciatevi correggere, o giudici della terra. Servite Geova con timore e gioite con tremore. Baciate il figlio, affinché Egli non si adiri e voi non periate dalla via, poiché la sua ira divampa facilmente. Felici sono tutti quelli che si rifugiano in lui!’ (Salmo 2:10-12).
Con
ossequi
WATCHTOWER BIBLE AND TRACT SOCIETY
Presidente
[189]
Il 7 ottobre 1934 gruppi di testimoni di Geova da Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Olanda, Cecoslovacchia, Scandinavia ed altri paesi europei spedirono molte migliaia di telegrammi dal contenuto uguale o simile al testo seguente:
“Governo di Hitler
Berlino, Germania.
Il cattivo trattamento da Lei riservato ai testimoni di Geova indigna tutte le persone buone e disonora il nome di Dio. Desista dal perseguitare i testimoni di Geova , altrimenti Dio annienterà Lei e il Suo partito nazionale.
Testimoni di Geova di …”
I telegrammi provenienti da alcuni paesi furono in un primo tempo
respinti dalle autorità delle poste di Berlino, con la motivazione data per
telegrafo che, in base al § 26 della convenzione internazionale del
traffico postale, quei telegrammi non potevano essere recapitati. Ma poco
dopo telegrafarono : “Annulliamo il nostro primo telegramma. I vostri
telegrammi sono stati recapitati più tardi al governo di Hitler”. Da
questo si deduce che i telegrammi raggiunsero la loro destinazione. Poiché
alcuni uffici postali rifiutarono di accettare i telegrammi, al posto loro
furono spedite delle raccomandate.
La St. Galler Volksstimme [giornale svizzero] del 17 ottobre 1934 pubblicò questa notizia:
“Alle 9 di mattina del 7 ottobre 1934, 20.000 gruppi di Studenti Biblici da tutto il mondo hanno inviato al Cancelliere del Reich Adolf Hitler telegrammi col seguente contenuto: ‘Desista dal perseguitare i testimoni di Geova, altrimenti Dio annienterà Lei e il Suo partito’. Lo stesso giorno, poco dopo l’arrivo dei telegrammi a Berlino, tutti gli Studenti Biblici della Germania hanno compiuto la loro opera incuranti del divieto”.
XII
CAPITOLO
PROTESTE ALLA
LEGA DELLE NAZIONI
[197]
La Lega delle Nazioni doveva stabilire pace e giustizia fra le nazioni. Fu esaltata come “la sola luce del mondo” e come “l’espressione politica del Regno di Dio sulla terra”; tuttavia Abissinia, Spagna, Cina e altre nazioni hanno sperato invano nell’aiuto della Lega delle Nazioni.
Cristiani dotati di perspicacia hanno anche imparato a non confidare negli uomini e nelle loro istituzioni, ma pienamente in Dio, in armonia con l’espressione ispirata contenuta in Salmo 146:3: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene alcuna salvezza!”
Affinché la Lega delle
Nazioni e le nazioni lì rappresentate non avessero alcuna scusante, ma
totale responsabilità, sono state inoltrate a Ginevra quattro proteste,
copie delle quali personalmente ai delegati lì convenuti, nonché ai
rappresentanti della stampa, che ne ha pubblicata già qualcuna. Ne seguono
alcuni stralci:
Presentata all’Egr. Sig. Segretario Generale Avenol tramite il Giudice J.F. Rutherford, Nuova York (USA), e M.C. Harbeck, Berna (Svizzera), a nome dei testimoni di Geova della città di Danzica e di tutto il mondo.
Esposizione dei fatti con la controversia legale:
“Violazione della Costituzione di Danzica e dei diritti delle minoranze”.
[Innanzitutto è stato esposto il punto di vista religioso dei testimoni di Geova, seguito dalla:]
PETIZIONE
Soppressione della libertà
Dall’inizio
del 1935 la situazione ha subito un totale mutamento con crescente violenza.
Sulla falsariga del Terzo Reich, [198] anche a Danzica i testimoni di
Geova sono stati privati dei loro diritti e della possibilità di praticare
la loro fede.
Migliaia di cuori hanno sentito il richiamo della coscienza e l’angoscia quando già dall’inizio del potere nazista innumerevoli cristiani leali della Germania hanno sofferto pene indicibili, per avere voluto ubbidire più a Dio che agli uomini, in sintonia con le parole degli apostoli … (Atti 4:12, 17-20).
A motivo di questa situazione è sacro dovere della nostra organizzazione mondiale assistere i nostri conservi di fede. La sottoscritta organizzazione ha perciò deliberato di presentare questa petizione all’Alto Consiglio della Lega delle Nazioni.
Motivazione
Basata sul dato di fatto che la Costituzione della libera città di Danzica, ai sensi dell’articolo 103 del Trattato di Versailles, è tutelata dalla Lega delle Nazioni e che ai sensi dell’articolo 73, comma 1, della Costituzione della libera città tutti i cittadini della libera città hanno parità di diritti, in base ai quali:
comma 2, non devono sussistere pregiudizi legali di diritto pubblico per le confessioni religiose,
art. 79, a tutti è garantito il diritto di esprimere la propria opinione in forma verbale, scritta o di altro genere,
art. 84, a tutti i cittadini è garantito il diritto di radunarsi pacificamente e disarmati, senza preavviso e senza speciale permesso,
art. 85, a tutti i cittadini è garantito il diritto di formare associazioni o società per scopi che non violino il codice penale,
art. 96, garantita la completa libertà di confessione religiosa e di coscienza, senza impedimenti e con la tutela dello stato;
art. 98, tutela di “proprietà, patrimonio e altri diritti delle confessioni e comunità religiose [199] dedite a culto, istruzione e beneficenza”.
La sottoscritta organizzazione desidera richiamare l’attenzione specialmente sul fatto che ai sensi dell’art. 33 della Convenzione tra la Polonia e la libera città di Danzica del 9 novembre 1920, la libera città di Danzica si è assunta l’obbligo di attenersi alle norme inerenti alle minoranze etniche, religiose e linguistiche, simili a quelle applicate dalla Polonia su suolo polacco, in ottemperanza al capitolo 1 del patto stipulato il 28 giugno 1919 tra Polonia e le principali potenze alleate. Idem ai sensi dell’art. 2: (tutela della religione, esercizio pubblico e privato di ogni confessione religiosa e ideologia). Art. 7: (parità di diritti legali senza discriminazione religiosa). Art. 8: (diritto a parità di trattamento). Pertanto le minoranze esistenti nella libera città di Danzica, ai sensi dell’art. 12, comma 2 del summenzionato patto, sono sotto la tutela del Consiglio della Lega delle Nazioni, il quale è autorizzato a “prendere tutte le misure e a impartire tutte le direttive che sembrino confacenti alla natura del caso”, nel caso di “violazione o minacciata violazione degli obblighi di tutela vigenti per le minoranze”.
Chiediamo pertanto di accogliere questa petizione con la migliore disposizione d’animo e di volere adottare a suo riguardo le risoluzioni del Consiglio della Lega delle Nazioni, intese a promuovere un procedimento contro gli abusi denunciati.
I seguenti fatti evidenziano la violazione degli obblighi internazionali suddetti da parte delle autorità di Danzica a discapito dei testimoni di Geova di Danzica.
Sequestro
Il 28 e 29 marzo 1935, senza alcun preavviso, e su mandato del capo della polizia di Danzica, sono stati sequestrati libri, masserizie e proprietà della filiale della Watch Tower Bible and Tract Society, società costituita su base giuridica americana, sita in Jakobsneugasse 7, Danzica (Rapporto di polizia Tgb. N° III a I 7-35).
[200]
Scioglimento
Alcuni mesi più avanti, il 6 luglio 1935, dopo
che la stampa nazionalsocialista di Danzica ebbe calunniato i testimoni di
Geova, bollandoli falsamente e senza la minima prova come “comunisti”,
la locale Associazione dei testimoni di Geova è stata sciolta e messa al
bando. (Prova liberatoria: ordinanza di polizia N° III a/I 187/35 e
dichiarazione giurata dei Sigg. E. Niehuß e W. Ruhnau, allegati 1 e 2).
Grazie all’energico intervento del console americano, Sig. Gallman, una parte della proprietà sequestrata alla Watch Tower Bible and Tract Society è stata restituita, ma ogni attività religiosa è rimasta interdetta.
D’altra parte, il locale rappresentate della Società, Sig. Niehuß, è stato espulso senza motivo.
È stata adottata ogni azione di difesa legale (causa intentata presso il Tribunale Amministrativo e il Tribunale Amministrativo Supremo), ma senza successo, non avendo voluto entrambi i tribunali trattare la causa per presunti motivi formali.
Non ha avuto alcun successo
nemmeno la petizione presentata il 23 febbraio 1936 dal locale gruppo dei
testimoni di Geova tramite il suo portavoce, Sig. W. Ruhnau al Senato. Detta
petizione mirava a ottenere una revisione delle precedenti disposizioni sul
libero esercizio dell’attività religiosa, la revoca dell’espulsione del
loro rappresentante, un riesame equo
e approfondito delle questioni dei testimoni di Geova, la restituzione dei
beni sequestrati, la smentita delle notizie calunniose a mezzo stampa e
radio (Allegato 3, copia dell’istanza presentata al Sig. Presidente del
Senato il 23 febbraio 1936).
Poco tempo dopo la summenzionata ordinanza emessa dal capo della polizia si verificarono altri fatti in cui è configurabile un’ulteriore e [201] più grave violazione dei diritti costituzionali e delle norme della convenzione riguardanti la minoranza religiosa dei testimoni di Geova.
In vista del grave pericolo mortale correlato ai fatti suesposti, in data 25 maggio 1936 è stata inoltrata al Sig. Lester, Alto Commissario della Lega delle Nazioni, una petizione sottoscritta da 670 cittadini di Danzica.
Il Sig. Lester ha manifestato
la sua prontezza ad esaminare il caso in via ufficiale (Lettera del Sig.
Lester, datata 8 giugno 1936, allegato 4).
Anche i fatti relativi alle più terribili persecuzioni di uomini e donne cristiani, noti come testimoni di Geova, avvenuti in parte prima e in parte dopo lo scioglimento della suddetta organizzazione, sono stati portati a conoscenza dell’Alto Commissario della Lega delle Nazioni. Una copia dello stralcio di questo rapporto è qui unita come allegato 5.
D’allora si è verificato un
altro fatto nuovo, sul quale vorremmo richiamare la particolare attenzione
dell’Alto Consiglio della Lega delle Nazioni:
Il 25 settembre 1936 il Sig. Wilhelm Ruhnau,
Adolf Hitlerstraße 809, Zoppot, mentre stava camminando per strada con sua
moglie, fu arrestato dalla polizia di Danzica. Il Sig. Ruhnau è il firmatario
della suddetta istanza inoltrata come allegato N° 3 al Sig. Presidente del
Senato in data 23 febbraio 1936. A nessuno fu permesso di far visita al Sig.
Ruhnau, nemmeno a sua moglie e a suo padre. Dopo settimane d’incertezza,
infine la polizia ammise che Ruhnau era stato trattenuto per alcuni giorni
in stato di detenzione nella prigione della polizia di Danzica. Il
consigliere della polizia criminale Claß confermò l’arresto di Ruhnau su
mandato della Polizia segreta di stato tedesca (Gestapo). Il verbale
della polizia di Danzica contiene l’annotazione che Ruhnau è stato
rilasciato il 29 settembre 1936. [202] Le autorità di polizia di
Danzica si rifiutano invece di notificare dove si trova attualmente Ruhnau.
Il 29 ottobre il padre di Ruhnau ricevette da un amico la seguente lettera:
“…Devo al caso se sono stato testimone oculare del fatto seguente:
Il Suo Sig. figlio, Willy Ruhnau, che mi è ben noto come conferenziere presso l’aula della Petrischule, e che stimo altamente come persona rispettabile, fu costretto, dopo essere uscito dal presidio di polizia il giorno 29 settembre 1936, a salire su un’auto che lo portò via, presumibilmente, in Germania. Il funzionario di polizia criminale Kickbusch è perfettamente al corrente di questo fatto. Si rivolga subito al console polacco e alla Lega dei diritti umani per ottenere la sua liberazione.
Suo
amico …”
La famiglia del sequestrato Ruhnau si rivolse
subito dopo ad un amico di questo… in Polonia. Quest’ultimo, dopo avere
ricevuta conferma che Ruhnau era caduto nelle mani della Gestapo tedesca… rivolse
un’istanza al commissario generale di Danzica, chiedendogli di
prendere provvedimenti per far liberare il suo amico. Tuttavia Ruhnau restò
disperso, dando adito a temere che sia tuttora detenuto nelle prigioni
della Gestapo, nelle quali si trovano anche migliaia di suoi conservi di
fede, alcune centinaia
sottoposti a maltrattamenti e
altri ancora torturati a morte.
I fatti suddetti, narrati in modo veritiero, denunciano senza dubbio una stridente violazione della Costituzione della libera città di Danzica e delle norme vincolanti la tutela delle minoranze, che, come già detto, sono in vigore a Danzica.
Un’associazione puramente
cristiana e apolitica è diventata ancora vittima della tirannia
anticristiana di Danzica. Cittadini di Danzica soffrono terribili
persecuzioni a motivo della loro devozione a Dio e per il loro rifiuto di
prostrarsi davanti all’idolo di un’eterodossia pagana. [203]
Perciò, nel nome di Dio Onnipotente e di Gesù Cristo, che dette la sua vita per salvare l’umanità, e a nome dei cristiani innocenti che soffrono nel territorio della libera città di Danzica, chiediamo al Consiglio della Lega delle Nazioni di prendere in debita considerazione questa petizione e d’istruire il Senato della libera città di Danzica affinché ponga fine alle violazioni dei diritti ed emani un decreto ingiuntivo per il risarcimento dei danni. In modo particolare preghiamo il Consiglio della Lega delle Nazioni di provvedere a che il cittadino di Danzica Willy Ruhnau sia liberato dalle prigioni della Gestapo in Germania e restituito alla sua famiglia a Danzica.
Inoltre confidiamo in Geova Dio, affinché agisca a suo tempo e annienti tutti i malfattori dalla terra per liberare la povera creazione dolente, a eterna rivendicazione del suo eccelso Nome.
Per i testimoni di Geova ossequiosamente firmiamo
J.F. Rutherford
M.C.
Harbeck
Allegato
N° 5 alla presente petizione, stralcio:
Rpporto sulle
persecuzioni di cristiani nella “Libera” Città di Danzica
Il luogo di culto dei testimoni di Geova, sito in Jakobsneugasse 7, a Danzica, fu più volte bersaglio di turbe di nazisti parte dei quali in divisa, che sporcarono porte e finestre, attaccandovi manifesti, sfondarono alcune finestre, rubarono targhette e sporcarono la facciata con la seguente scritta a caratteri cubitali con vernice rossa: “Tempio di cani semiti” …
Anche l’insegna della Watch
Tower Bible and Tract Society e dei Testimoni di Geova (Lettere
dorate su vetro nero) fu rubata a fine di marzo 1935 dalla facciata che dà
sulla Jakobsneugasse 7. [204]
I fratelli S.e K., nonché i nostri giovani aderenti O. e C. furono aggrediti e malmenati perché non hanno reso onore alle bandiere che sfilavano sulla strada. Le percosse erano così gravi da indurre alcune donne affacciate alle finestre a esprimere la loro indignazione sonoramente. Gli energumeni risposero loro: “Guardatevi, perché potremmo anche venire su da voi a darvi una lezione”. Questo accadde nelle prime ore del mattino di una domenica, mentre i nostri fratelli andavano a predicare. Sebbene sanguinanti per le percosse, non si fecero tuttavia distogliere dal proseguire per il loro itinerario…
Mentre distribuiva l’Età d’Oro una domenica di fine marzo 1935, P. fu aggredito da tre uomini delle S.A. [Squadre d’assalto] e percosso selvaggiamente. Fra i suoi assalitori furono identificati il muratore Albert Karsten e l’operaio Franz Mahlke, entrambi da Junkeracker. Il giorno seguente il giornale “Volksstimme” [Voce del popolo] presentò questo fatto di cronaca col titolo: “Le percosse erano appropriate”. (Non sappiamo chi aveva influenzato il giornale). Mentre il muratore A.K. aggrediva P. con un grosso randello, P.cercò di proteggersi alzando un braccio, e su questo si spezzò il randello e un suo frammento schizzò nell’occhio dell’aggressore. Dopodiché i tre si dileguarono. In seguito venimmo a sapere che A.K. fu ricoverato in ospedale per aver perso un occhio.
Più di 10 fratelli furono licenziati dal posto di lavoro per essersi rifiutati di rendere onore alla bandiera e di fare il saluto “Heil Hitler”. Questi licenziamenti ebbero effetti particolarmente pesanti sulle condizioni economiche di questi fratelli di una zona rurale, perché non avevano altre risorse economiche per sostenere le loro famiglie con molti figli …
Il 28 e 29 marzo 6 funzionari della polizia criminale fecero irruzione nel nostro luogo di culto sito in Jakobsneugasse 7 e sequestrarono volantini, opuscoli e libri, riviste Età d’Oro e Torre di Guardia, tutto l’archivio contenente la corrispondenza, informazioni, statistiche e rapporti, atti giudiziari e documenti, questionari per discorsi incisi su dischi e trattati, dischi con musica e discorsi, [205] quattro casse contenenti diapositive del nostro Fotodramma della creazione, fotografie e altre cose inerenti ai giovani servitori di Geova, tutti gli schedari e schede dei territori coi relativi contenitori. Tutti i documenti dell’ufficio furono sequestrati con l’inequivocabile intenzione di bloccare la nostra futura attività.
A fine marzo e nel mese d’aprile la polizia criminale dette una vera caccia alla nostra letteratura (del valore di migliaia di fiorini di Danzica). Furono eseguite circa 30 perquisizioni domiciliari, una nutrita serie di interrogatori, tre arresti, due dei quali anche per estorcere confessioni sull’esistenza di altri depositi di letteratura. Fino ad oggi si trovano in mano alla polizia circa 30.000 volantini, circa 13.000 opuscoli, circa 1.000 libri, oltre a proprietà e documenti privati sequestrati a sorelle e fratelli polacchi …
Il Signor … prima ancora della messa al bando dell’associazione religiosa fu arrestato per strada mentre era in predicazione. Nell’interrogatorio fu malmenato selvaggiamente dalla polizia politica di questo luogo. Senza che ne avesse dato motivo - essendo noto come persona pacifica – i poliziotti infierirono sul Signor … con sfollagente in maniera addirittura bestiale fino a che il malcapitato stramazzò a terra; mentre il suo corpo si contraeva nelle convulsioni, era schernito dagli sgherri con queste parole: “Adesso Geova sta parlando con lui e gli manda lo spirito santo”. Il suo arresto fu protratto due volte per dar modo ai segni delle percosse di svanire entro il tempo necessario di due settimane …
Gli interrogatori della polizia politica alla stanza 84/85 del presidio ricalcano i metodi di tortura medioevali. Durante il loro decorso, gli aguzzini esclamano bestemmie che ogni persona rispettabile deve aborrire. In quel frangente i nostri collaboratori vengono malmenati nel modo più vile e con gli epiteti più lesivi della loro dignità. I funzionari di polizia, per lo più giovani, si permettono di dare del “tu” alle persone anziane. Una signora 54enne si è sentita dare della “vecchia vacca” [206] ed è stata perfino schiaffeggiata. La Signora … 65enne, sotto interrogatorio, è stata apostrofata dallo stesso funzionario con gli epiteti “vecchia femmina” e “pezzo di sterco”…
La gravità delle torture a cui
sono sottoposti i nostri collaboratori dalla polizia politica negli
interrogatori è di tale entità che la Signorina … ha subito un collasso
nervoso e la Signora … , dopo essere stata sottoposta a visita
medica, è stata dichiarata incapace di sostenere altri interrogatori …
[Ciò che segue è stato narrato da un testimone oculare del trattamento riservato ad un testimone di Geova nella prigione della polizia di Danzica dopo il suo arresto avvenuto durante il servizio di predicazione]:
“… Nel pomeriggio dello stesso giorno [dopo gravi maltrattamenti già avvenuti nella mattina] ebbe luogo un altro interrogatorio. Nel frattempo i poliziotti avevano fatto un’accurata perquisizione della sua casa e, trovativi dei libri, li avevano portati al presidio di polizia. Gli chiesero dove egli avesse preso quei libri ed egli rispose di averli presi nell’ufficio dei testimoni di Geova. Trovato un biglietto con 4 nomi dentro il suo taccuino, gli chiesero gli indirizzi, ma egli non li poté dire perché li ignorava. Gli assestarono una botta così violenta sul fianco destro da farlo volare in mezzo alla stanza e subito dopo due grossi energumeni si misero a riempirlo di violentissime bastonate con i loro sfollagente. Il giorno prima il malcapitato aveva udito le terrificanti grida di dolore dei comunisti arrestati. Apparsa sul suo viso una smorfia di dolore, gli dissero: ‘Ti faremo cadere i denti’. Lo picchiarono così tanto da farlo cadere svenuto.
Dopo si fecero portare un bicchiere d’acqua e dissero: ‘Tutta la caraffa!’, lo trascinarono per i capelli e gli versarono l’acqua nella bocca, sul petto e sulla schiena, dopodiché si misero a massaggiargli la schiena ferita dicendogli ironicamente: ‘Su, non è andata tanto male’. [207] Poco prima di questo maltrattamento il segretario della polizia criminale Tuchel e il noto Teuffel si erano allontanati. Era terribile vedere come quei funzionari di polizia dai modi bestiali fischiavano verso di lui. Quando si riprese gradualmente dallo svenimento, l’intero suo corpo tremava violentemente, e si sentì dire: ‘Ti è venuto il ballo di San Vito?’ ‘Adesso parla con Geova’ e ‘Adesso è sospinto dallo spirito santo’.
Poi gli gridarono: ‘Chi ti ha percosso?’ Sapeva che per lui era meglio tacere. Lo ricondussero nella sua cella.
La mattina del 18 giugno fu processato per direttissima. Il procedimento fu riportato parzialmente dalla stampa. Fu condannato a un’ammenda di 150 fiorini o in alternativa a 30 giorni di prigione. Mentre attendeva nello stanzone del corpo di guardia di essere rilasciato, giunse per telefono la revoca della sua scarcerazione e fu quindi ricondotto nella sua cella. Qui la sua detenzione fu prolungata per tre periodi consecutivi di 8 giorni ciascuno, per dargli modo di guarire. Dopodiché gli si fece fare un bagno mentre un funzionario controllava ogni parte del suo corpo. Infine, il 9 luglio fu scarcerato”.
Seguirono altri arresti e perquisizioni con
condanne a pesanti ammende e detenzioni. Le autorità non si vergognavano
nemmeno di arrestare per diversi giorni e di maltrattare perfino persone
giovani, fra le quali in vari casi anche ragazze dai 16 ai 18 anni.
***
Il 29 dicembre 1936 fu presentata un’altra petizione, riguardante specialmente il sequestro di Ruhnau, all’Alto Commissario della libera città di Danzica da … perché fosse inoltrata al Consiglio della Lega delle Nazioni. Il 15 gennaio 1937 il Signor … presentò un’altra istanza, nella quale, fra l’altro, scrisse quanto segue:
“…
1) Secondo rapporti di cui sono
venuto a conoscenza, il Sig. Ruhnau, sulla cui illegale consegna nelle mani
della Gestapo tedesca verteva la mia ultima istanza, [208] è stato
notato da un suo conoscente
nella prigione di Marienwerder
e in seguito anche in una prigione di Berlino.
2) Inoltre qui di seguito si denuncia un altro caso analogo di attività illegale da parte delle autorità di polizia di Danzica:
Un cittadino di Danzica 46enne è stato di recente condannato dal Tribunale speciale di Danzica a due mesi di prigione, per avere ubbidito ai comandi di Dio e adempiuto il suo dovere di cristiano testimone di Geova nel predicare il Vangelo di Gesù Cristo e la Buona Notizia del suo Regno.
Dopo avere scontato quella condanna, il Sig. Claassen avrebbe dovuto essere scarcerato il 29 dicembre 1936. Testimoni oculari attestano che il Sig. Claassen quello stesso giorno fu prelevato dalla prigione non per essere liberato, ma per essere trasferito nel palazzo del presidio della polizia politica, dove scomparve per non essere più visto. Alcuni suoi amici hanno controllato per diversi giorni quell’edificio, ma non hanno più visto uscire il Sig. Claassen. Un suo parente recatosi al presidio di polizia, chiese ai funzionari cosa gli fosse capitato, e gli risposero che era stato scarcerato il 30 dicembre.
Questa informazione risulta falsa e si teme che al Sig. Claassen sia toccata la stessa sorte del Sig. Ruhnau, che è stato illegalmente consegnato alla Gestapo tedesca, cosa che costituisce una violazione del terzo paragrafo dell’art. 76 della Costituzione di Danzica, in base al quale “nessun cittadino di Danzica può, ai fini di procedimenti o condanne giudiziarie, essere consegnato ad alcun governo straniero”. Sia nel caso del Sig. Ruhnau che nel caso del Sig. Claassen, le autorità di polizia di Danzica hanno dato informazioni mendaci. [209] Tutti e due gli uomini scomparvero. Gli amici e i parenti dei Sigg. Ruhnau e Claassen sono in grande apprensione per quello che potrebbe essere capitato ai due bravi uomini, che non si sono macchiati di alcun crimine e che sono noti alla cittadinanza di Danzica come buoni e rispettabili cristiani. Non solo un gran numero di cittadini di Danzica, ma anche tutte le persone oneste del mondo mostrano profondo interesse a questi avvenimenti che devono essere rivelati all’opinione pubblica.
Chiedo pertanto insistentemente all’Alto Commissario della Lega delle Nazioni di risolvere questo problema, informandone l’Alto Consiglio della Lega delle Nazioni affinché lo tratti all’inizio della sessione del 21 gennaio 1937.
Ossequi
(Firma)”
A queste proteste fece seguito, il 15 gennaio 1938, un’ulteriore istanza al Prof. Burckhardt, Alto Commissario della Lega delle Nazioni a Danzica, per informarlo che già nei primi giorni del nuovo anno erano stati fatti altri 50 arresti illegali con nuovi casi di brutali maltrattamenti.
Queste invocazioni sono rimaste a lungo inascoltate negli aristocratici corridoi del bianco palazzo sulle rive del Lago di Ginevra. Le grida degli innocenti salgono tuttavia agli orecchi di Geova, com’è scritto: “Certamente si volgerà alla preghiera di quelli spogliati di ogni cosa, e non disprezzerà la loro preghiera…Poiché egli ha guardato dalla sua santa altezza, dai medesimi cieli Geova stesso ha guardato anche la terra, per udire i sospiri del prigioniero, per sciogliere quelli designati alla morte, affinché il nome di Geova sia dichiarato in Sion e la sua lode in Gerusalemme”. (Salmo 102:17,19-21)
I veri cristiani credono
nella promessa di Dio che vendicherà il sangue degli innocenti: “Poiché
Geova ha un giorno di vendetta, un anno di retribuzioni per la causa di
Sion”. (Isaia 34:8) [210]
Già il comportamento dei testimoni di Geova nei fatti descritti indica chiaramente che queste persone rifiutano di vendicarsi con le loro mani, ma lasciano il giudizio nelle mani dell’Altissimo affinché nella futura battaglia di Harmaghedon esegua la condanna e la vendetta su tutti i suoi nemici e soprattutto anche sui persecutori dei cristiani.
[211]
CONCLUSIONE
Alle persone di buona volontà
Le persone sincere, che amano la verità e la rettitudine e che apprezzano profondamente la libertà di adorazione e di coscienza, non riporranno questo libro nello scaffale senza avere preso a cuore l’appassionata esortazione a custodire questo prezioso patrimonio dell’umanità.
Si sentiranno responsabilizzate da questo commovente rapporto sulle persecuzioni a volere un intervento a favore dei perseguitati. Che cosa possono fare? Possono contribuire a fare conoscere la verità.
I nemici della verità, specialmente i rappresentanti dei persecutori dei cristiani, combatteranno questo libro; ma se risulta verace, resisterà ad ogni attacco.
Gli autori del libro sono essi stessi fra i perseguitati ed hanno vissuto di persona gli avvenimenti qui narrati o ne sono stati testimoni oculari. Non si può rivelarne i nomi per non esporli alla ritorsione dei loro persecutori.
Il rapporto non è finalizzato ad astiosa polemica o propaganda, ma deve contribuire soprattutto a rivendicare il Nome dell’Altissimo Geova. Deve aprire gli occhi di molte persone perché riconoscano l’influenza esercitata dalla spaventosa potenza delle tenebre, cioè il Diavolo, sulla parte politica e religiosa della cristianità. Deve anche far risplendere la splendente luce del Vangelo di Gesù Cristo a conforto delle persone sincere e per annunciare la vittoria definitiva della verità e della giustizia. I lettori privi di pregiudizi riconosceranno nei fatti narrati il trionfo della fede, che vince il mondo, e di cui il poeta canta:
Una fede che davanti al nemico non arretra per
timore
Una fede che, pur lacrimando l’occhio, non vacilla nel dolore
Una fede che, restando nel sentiero angusto, si manifesta ancora [212]
Anche se l’occhio debole si spegne della morte in angustiosa ora.
Non solo parole, ma atti di fede si sono qui rivelati con potenza e gloria, dando prova che sulla terra esistono persone, le quali, superando tutte le peggiori contrarietà, hanno conservato la loro rettitudine e fedeltà a Dio. In questo difficile tempo della fine osserviamo che due grandi forze si contrastano e che giungeranno immediatamente a uno scontro decisivo. Dio vendicherà il sangue degli innocenti, com’è scritto: ”Il giusto si rallegrerà perché ha guardato la vendetta. Bagnerà i suoi passi nel sangue del malvagio. E il genere umano dirà: ‘Sicuramente c’è frutto per il giusto. Sicuramente esiste un Dio che giudica sulla terra’”. (Salmo 58:10,11)
Dobbiamo riconoscere che viene fatta molta ingiustizia ai perseguitati, che hanno dato tutto se stessi per il dominio di Cristo e per il suo Regno di rettitudine e di pace e ne siamo indignati a giusta ragione. Tuttavia, Cristo predisse che i suoi discepoli e seguaci “sarebbero entrati nel Regno di Dio attraverso molte tribolazioni”. Le persecuzioni narrate sono anche adempimenti di profezie divine per i nostri giorni.
Il giorno della resa dei conti per la grave colpa di sangue di cui si è macchiata l’attuale generazione è imminente. Quindi, i perseguitati lasciano il giudizio nelle mani dell’Altissimo e non si vendicheranno da sé dei loro nemici. L’editore di questo libro non desidera dare l’impressione che si voglia con i fatti narrati destare compassione verso le vittime della persecuzione per scopi finanziari o di altro genere. Non è questo affatto lo scopo del libro, ma l’autore fa appello alla ragione e ai cuori delle persone di buona volontà di tutte le nazioni e li prega soltanto di prendere una decisione personale su da che parte stare nella grande lotta contro il cristianesimo. [213] Chi aborre dal più profondo del cuore le orribili persecuzioni dei cristiani, approverà anche la seguente risoluzione adottata recentemente da 30.000 testimoni di Geova a Columbus, Ohio, USA e poi pubblicata nell’opuscolo “Sicurezza” di J.F. Rutherford. Questo avviso delinea nello stesso tempo lo scopo di questo libro, la cui realizzazione è determinata dal personale consenso che il lettore dà, per suo beneficio, a questa risoluzione.
La risoluzione, mandata in onda dalla radio intercontinentale il 16 settembre 1937 è qui sotto riportata:
Radunati in assemblea cristiana a Columbus, dichiariamo qui la nostra completa sottomissione a Geova Dio e al suo Regno retto da Cristo Gesù, che riconosciamo come unica e vera speranza dell’umanità.
Dichiariamo inoltre che il potere che spinge religionisti, dittatori, governanti e simili a giudicare sfavorevolmente e a perseguitare genti e popoli a causa di razza, origine, colore della pelle o fede religiosa, proviene dallo spirito del Diavolo.
Ogni essere umano sin dalla nascita ha l’incontestabile e inalienabile diritto alla piena libertà di pensiero, di parola e di adorare l’Iddio Onnipotente in armonia con i suoi comandamenti.
Dichiariamo che le persecuzioni che hanno colpito i testimoni di Geova in Germania a motivo della loro fede, devozione a Dio e predicazione del suo Regno di giustizia, sono estremamente inique e disumane.
Dio comanda a tutti coloro che lo amano e lo servono di glorificare il suo nome e di annunciare al popolo il suo Regno che porterà le sue benedizioni. Perciò tutti i veri seguaci di Cristo Gesù dovranno ubbidire a Dio più che agli uomini, e continueranno ad annunciare la Buona Notizia dei suo Regno, anche a costo della loro stessa vita.
[214]
La grande crisi mondiale è giunta; e le profezie di Dio che
stanno adempiendosi, mostrano che la battaglia di Harmaghedon, la più
grande tribolazione di tutti i tempi, è
molto vicina, e che tutti coloro che vogliono sopravvivere a questa
tribolazione e continuare a vivere, devono trovare rifugio e protezione
nella organizzazione teocratica di Dio sotto il governo di Cristo. Chi
ubbidisce ai comandi di Geova
potrà vivere per sempre in salute, pace e felicità.
Le due petizioni riportate in
questo documento sono menzionate nel libro di Silvie Graffard e Léo Tristan
a pag. 105.
I numeri contenuti fra parentesi quadre si riferiscono alle pagine del testo
originale.
Fonte: Traduzione dal Tedesco realizzata per il sito
Triangolo Viola. La redazione Triangolo
Viola ha nel suo archivio il testo in tedesco.
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