Triangolo Viola - Il sito

Siamo lieti di presentare per la prima volta in italiano un articolo storico. 
L'articolo da 'L'Età d'Oro' [odierna Svegliatevi!] ed. inglese del 25 Aprile 1934 "Persecuzione in Germania"

Contiene la lettera ad Hitler del 9 Febbraio 1934 ed altri documenti sugli anni 1933 e 1934.


THE GOLDEN AGE
A JOURNAL OF FACT HOPE AND COURAGE

L’ETÀ D’ORO
UN GIORNALE DI FATTI, SPERANZA E CORAGGIO

 In questa edizione

PERSECUZIONE IN GERMANIA

VOL. XV – N° 381
25 APRILE 1934

[451]

    Più di trenta anni or sono la Watch Tower Bible & Tract Society,  acquistata personalità giuridica negli Stati Uniti d’America, istituì in Germania una filiale e da quel momento fino al 1933 continuò a insegnare la verità della Bibbia senza lucro. Molte migliaia di tedeschi vennero a conoscenza della verità del Regno di Dio e si rallegrano del privilegio di adorare e servire  Geova Dio. Molte di tali persone sono state cattoliche, altre protestanti, e altre ancora fuori da tutte le altre organizzazioni religiose. Nel corso di tutto quel tempo il progresso dell’attività della Società per predicare il Vangelo di Gesù Cristo, realizzato dal contributo di molti uomini e donne amanti della bontà in Germania, fu aspramente osteggiato dal clero sia cattolico che protestante. Spesso il clero pubblicava ogni genere di falsità contro il popolo di Dio, i testimoni di Geova, ma i capi politici non davano loro ascolto.

         La rivoluzione che portò al potere il governo di Hitler, portò anche un cambiamento. Il clero carpì le simpatie dei capi politici e li aizzò contro i testimoni di Geova, che erano conosciuti in tutta la Germania come International Bible Students e Watch Tower Bible & Tract Society. [Studenti Biblici Internazionali –  Società Torre di Guardia di Bibbie & Trattati]. Il governo di Hitler, supponendo che questi cristiani testimoni di Geova fossero una minaccia per lo stato, perché influenzato dalle calunnie pubblicate dal clero, vietò ai testimoni di Geova la loro opera. Questi fedeli cristiani furono accusati falsamente di essere in combutta con ebrei, marxisti e antinazisti. Senza comunicare queste accuse e senza dare ai testimoni di Geova l’opportunità di provarne l’infondatezza, e senza ascoltare alcun fatto, il 4 aprile 1933 il governo hitleriano diede il via alla messa al bando della suddetta Società dei testimoni di Geova, confiscandone le proprietà valutate allora a due milioni e cinquecentomila marchi. Tale atto di confisca era una violazione del trattato stipulato fra gli Stati Uniti e la Germania, ed essendo stata colpita una corporazione americana, il governo statunitense intervenne e il 28 aprile 1933 l’ordine di confisca fu revocato, facendo tornare i beni confiscati in possesso dei loro proprietari.

         Nuovamente, il 24 giugno 1933, e senza alcun preavviso, e senza conoscenza dei fatti, il governo tedesco reiterò la  confisca dei beni della suddetta Società e la messa al bando della sua opera in Germania. Il governo degli  Stati Uniti, ancora in virtù del suddetto trattato bilaterale, intervenne nuovamente in aiuto alla Società e nell’ottobre 1933 il governo tedesco revocò ancora la confisca dei beni della Società, confermandole tuttavia il divieto di usarli per l’opera. Tramite i suoi rappresentanti, il governo tedesco consentì alla Watch Tower Bible & Tract Society e International Bible Students Association di presentare istanza presso i tribunali tedesco per  il risarcimento dei danni causati dalla confisca e ottenere soddisfazione. Quando furono presentate queste istanze, il governo tedesco fece un voltafaccia rifiutando seccamente di dare il risarcimento. Nel frattempo le autorità tedesche confiscarono una gran quantità di altre proprietà in vari stati della Germania e ne distrusse molte, inoltre interruppero le adunanze e vietarono ai testimoni di Geova di radunarsi per studiare la Bibbia, confiscarono i loro libri, Bibbie ed altra letteratura, gettarono molti di loro in prigione e nei campi di concentramento.

[452]

 

         Ripetuti sforzi furono fatti per ottenere udienze davanti alle autorità tedesche al fine di esporre i fatti e le prove che la Società non è in alcun modo collegata con qualsiasi organizzazione politica, ma tutti questi sforzi sono falliti completamente. Dei funzionari governativi tedeschi promisero di dare udienza, ma quando si tentò di entrare in contatto con loro, rifiutarono di accogliere qualsiasi rappresentante della Società che volesse esporre loro i fatti.

         Ad un congresso tenuto a Berlino da sette mila testimoni di Geova nel giugno 1933 fu adottata una Dichiarazione dei fatti in forma di risoluzione e poi stampata in milioni di copie e distribuita alle autorità tedesche e in tutta la Germania. Mentre i nostri fratelli distribuivano questa Dichiarazione dei fatti, molti di loro furono arrestati e gettati in prigione e nei campi di concentramento. Le autorità tedesche mostrarono la loro riluttanza a conoscere la realtà dei fatti e di essere animati da un’influenza sinistra e potente nell’essere determinati a colpire i testimoni di Geova e a bloccare la proclamazione del messaggio del regno di Geova.

         La confisca dei beni della Società e la proibizione della sua attività e adorazione religiosa in tutta la Germania da parte del governo tedesco non solo costituivano una violazione del trattato bilaterale fra gli Stati Uniti d'America e la Germania, ma anche una flagrante violazione degli articoli della costituzione tedesca, nella cui sezione 137 si legge:

 

1.    Non esiste una religione di stato.

2.    È garantita la libertà di coesione alle società religiose nei territori del Reich.

3.    Il diritto di ogni società religiosa a organizzare e gestire i suoi affari in modo indipendente, nei limiti della legge, che è valida per tutti, e ad esercitare le sue funzioni senza la cooperazione dello stato o della comunità civile.

4.    Le società religiose acquisiscono personalità giuridica in conformità con gli ordinamenti generali della legge civile.

5.    Le società religiose restano corporazioni di diritto pubblico finché  conservano tale condizione. Altre società religiose godono, su loro istanza, gli stessi diritti, se garantiscono la loro durata in virtù della loro costituzione e del numero dei loro membri. Nel caso che diverse società di diritto pubblico dovessero fondersi per costituire un organismo singolo, tale unione diverrà una corporazione di diritto pubblico.

6.    Le società religiose costituite in corporazioni di diritto pubblico sono autorizzate a imporre tasse secondo i ruoli civili e in conformità con gli ordinamenti legali dello stato.

7.    Sullo stesso piano delle società religiose sono poste le associazioni religiose aventi una propria opinione religiosa.

 

Questa sezione della costituzione non è mai stata abrogata, ma è stata sempre in vigore, ed ancora i suoi termini sono stati ripetutamente violati nel caso dei testimoni di Geova. Molte petizioni sono state inoltrate da cittadini tedeschi alle autorità della Germania richiamando la loro attenzione sulla violazione della costituzione con le misure restrittive inflitte agli Studenti Biblici  o alla Società suddetta, ma sono state ignorate.

     In Sassonia parecchi uomini e donne sono stati arrestati per aver distribuito la Dichiarazione di Berlino summenzionata. Ricorsero a difesa legale. Quando il loro caso fu trattato in appello dal tribunale superiore di Lipsia in Sassonia, quel tribunale assolse gli imputati dichiarando nel dispositivo, fra l’altro, quanto segue: “Se l’Associazione è una società religiosa, la proibizione è una violazione della Costituzione”. Un’autorità del campo giuridico, vale a dire, il Dictionary of Legal Science, [Dizionario di scienza legale], del Dr. E. Bumke, presidente della Corte Suprema del Reich, e Dr. Ebermeyer, procuratore generale del Reich, dichiara sulle società religiose, fra le altre cose, quanto segue: “Riguardo a tali società religiose, sono da prendere in considerazione soprattutto i Metodisti, la libera comunità, la nuova apostolica, gli Studenti Biblici, ed altre”. In risposta alla dura sentenza del tribunale e sulla base dell’opinione dell’autorità summenzionate, fu fatto ancora riferimento al fatto che la Corte Suprema del Reich aveva preso in considerazione le rimostranze degli Studenti Biblici o testimoni di Geova, e che questo era stato ricusato dai tribunali.

     I testimoni di Geova in Germania hanno fatto ogni possibile sforzo per esporre il loro caso alle autorità tedesche, chiedendo che fossero rimosse tutte le restrizioni e gli ostacoli e che fosse permesso loro di continuare senza interferenze la loro adorazione  e il sevizio di Dio in armonia con i Suoi comandamenti e con le garanzie sancite dalla costituzione tedesca. Tutti gli sforzi a loro favore sono falliti.

    Indirizzata al Sig. Hitler è stata recapitata da un messo speciale la seguente lettera, che parla da sé:

[453]

 

Signore:

     Questa lettera è una cortese segnalazione e un annuncio di cose di vitale importanza per il Suo bene. Troverà che è nel Suo interesse leggerla attentamente.

     In Germania per molti anni fedeli uomini e donne hanno insegnato le dottrine della Parola di Dio, e queste persone sono attivamente associate a organizzazioni denominate Zelanti Studenti Biblici e Watch Tower Bible & Tract Society, i cui nomi rappresentano solamente la Società  od organizzazione incorporata per l’espletamento della sua opera. Questi uomini e donne sono devoti a Geova Dio e Lo servono come Suoi Testimoni, dichiarando alle persone qual è la verità della Bibbia. Essi cercano di fare il bene a tutti e di non danneggiare nessuno.

     All’inizio della primavera del 1933 il Suo governo, senza giusta causa o scusa, obbligò con la forza questi zelanti cristiani, testimoni di Geova, a interrompere l’adorazione di Geova Dio  conforme al suo comando; ha confiscato le loro Bibbie, i loro libri dei cantici, testi biblici, ed altra letteratura biblica, la loro mobilia, scacciandoli dai loro luoghi di adorazione, vietando loro di radunarsi per studiare le Scritture, adorare Dio e predicare la verità ad altri.

      Il Suo governo, senza giusta causa, ha sequestrato una gran quantità di libri, Bibbie, dipinti, carta ed altro materiale ed ha bruciato tutte queste cose che appartenevano alla suddetta Società. Molti di questi testimoni di Geova Dio innocenti e fedeli sono stati gettati in prigione e maltrattati dai Suoi rappresentanti. Essendo Lei un uomo molto occupato, probabilmente molte di queste cose non sono state portate alla Sua attenzione; ma questo non è il caso di coloro che sono stati trattati in maniera ingiusta e crudele.

     Nemici dei testimoni di Geova li hanno diffamati con malvagie calunnie per indurre il Suo governo a danneggiarli. Al fine di informare il governo sulla realtà dei fatti, oltre sette mila testimoni di Geova si sono radunati a Berlino il 25 giugno 1933 e lì hanno adottato una Dichiarazione sui fatti concernenti la loro opera in Germania, per poi consegnarla a tutti gli alti funzionari del Suo governo, e in milioni di copie alla popolazione fino a che non è stata bloccata con la forza dai rappresentanti del Suo governo. Quella Dichiarazione, una copia della quale è qui allegata, ha chiesto al Suo governo di provvedere a che queste persone fedeli, che sono testimoni di Geova, possano “senza impedimenti ubbidire ai comandamenti di Geova Dio e adorarlo secondo il suo volere, parlando alle persone del suo regno per la benedizione di tutte le famiglie della terra”.

     Quella istanza è stata ignorata dal Suo governo e Lei ha rifiutato di concedere a questi testimoni di Geova di servire e adorare l’Iddio Altissimo secondo il suo volere.

     Questi fedeli seguaci di Cristo Gesù che sono testimoni di Geova hanno sofferto per molto tempo, sperando che Lei volesse far cessare l’ingiusto trattamento inflitto loro e permettere loro di continuare ad adorare e servire Geova Dio senza interferenze. Ma Lei si è astenuto dal farlo. Durante gli ultimi dieci anni i capi politici e il popolo della Germania hanno ricevuto l’annuncio, tramite l’ampia diffusione di letteratura, che il regno di Dio è al potere e che il suo Re Cristo Gesù stabilirà un giusto governo sulla terra per la benedizione dei popoli. Tutti sono stati avvertiti che tutti coloro che si oppongono a Dio e al suo Regno saranno distrutti dal Signore ad Armaghedon. Tale annuncio ed avvertimento è stato ignorato dal Suo governo.

     Mi consenta di rammentarLe che Geova Dio mandò il suo servitore Mosè in Egitto per annunciare ed avvertire Faraone di lasciare andare via l’eletto popolo di Dio perché adorasse Dio secondo il suo comando. Faraone non solo ignorò questo annuncio ed avvertimento, ma sfidò Geova Dio, e la conseguenza fu che Geova mise a morte ogni primogenito d’Egitto e ne distrusse il potere politico. (Vedere Esodo 12:29, 30; 14:23-28) Le Scritture attestano chiaramente che quanto accadde all’Egitto verrà in più vasta scala su tutto il mondo, ed in particolare su coloro che si oppongono a Geova Dio e al suo regno. Lei può opporsi con successo ad ogni essere umano, ma non può opporsi con successo a Geova Dio.

     Faraone disse a Mosè: “Chi è il Signore [Geova], che io debba ubbidire alla sua voce?” (Esodo 5:2) In seguito egli imparò con suo rammarico chi è Geova. I testimoni di Geova hanno fatto tutto ciò che è in loro potere per mostrare al Suo governo che desiderano solo adorare liberamente Geova Dio e servirlo secondo il suo volere, ma i loro sforzi sono stati ignorati e continuano ad essere maltrattati dai Suoi rappresentanti. Ancora in loro aiuto, come presidente della Società od organizzazione sotto la cui direttiva operano, e nel nome di Geova Dio e del suo unto Re Cristo Gesù, io Le chiedo di comandare ai rappresentanti e dipendenti del Suo governo di permettere ai testimoni di Geova [che sono i Zelanti Studenti Biblici affiliati alla Watch Tower Bible & Tract Society] in Germania di radunarsi pacificamente e di adorare senza impedimento Dio e di ubbidire ai suoi comandamenti insegnando al popolo le verità bibliche inerenti al regno di Dio sotto Cristo, in cui a lungo i cristiani hanno sperato e per cui hanno pregato.

     Se a cominciare dal 24 marzo 1934 non si otterrà alcuna risposta a questa vibrante istanza e se il Suo governo non darà sollievo ai testimoni di Geova in Germania, allora il popolo di Dio in tutte le altre nazioni della terra inizierà a denunciare i fatti inerenti all’ingiusto trattamento inflitto ai cristiani in Germania; dopo aver dato testimonianza, sottoporremo il nostro caso al giudizio che Dio emetterà tramite suo Figlio Cristo Gesù per punire i malfattori in modo conforme ai suoi principi.

  

[454]

  

Mi permetta di rammentarLe che Geova avverte di non opprimere i suoi unti. (Salmo 105:15) Cristo Gesù è ora sul suo trono e la battaglia del gran giorno di Dio Onnipotente è imminente, e sarà la più grande tribolazione mai avvenuta, ma c’è una sola via d’uscita: “E ora, o re, esercitate perspicacia; lasciatevi correggere, o giudici della terra. Servite il Signore con timore e gioite con tremore. Baciate il figlio, affinché Egli non si adiri e voi non periate dalla via, poiché la sua ira divampa facilmente. Felici sono tutti quelli che si rifugiano il lui”. Salmo 2:10-12.

 

Ossequiosamente

Presidente della
Watch Tower Bible & Tract Society

 San Diego, California,
    9 febbraio 1934.
   
Al
    Cancelliere Adolf Hitler,
   
Casa Bruna
    Monaco, Germania.

     Come Faraone dell’antichità, il potere ufficiale del governo tedesco ha detto ripetutamente che ognuno ha il diritto di adorare Dio come desidera ed ancora, a dispetto delle sue stesse leggi e dichiarazioni, continua a rifiutare ai testimoni di Geova il diritto di adorare Geova Dio e proseguire la loro opera. Questi ufficiali inoltre diffamano il nome di Geova e perseguitano quelli che tentano di servirlo. In armonia con i termini della precedente lettera indirizzata al Sig. Hitler, un’assemblea di testimoni di Geova radunati a Los Angeles in California il giorno 25 marzo 1934 hanno adottato unanimemente la seguente protesta:

 

PROTESTA

      Per molti anni i testimoni di Geova in Germania, operanti unitamente sotto la direttiva della Watch Tower Bible & Tract Society, si sono impegnati a portare testimonianza sul nome e sul regno di Geova Dio. Durante lo scorso anno il governo tedesco, senza causa o scusa, ha confiscato e distrutto ingiustamente Bibbie, libri dei cantici, mobilia ed altra proprietà di questi fedeli cristiani, proibendo loro di radunarsi e di adorare Dio secondo i sui comandamenti, perseguitando e imprigionando molti di loro, e come Faraone dell’antichità, quel governo si è opposto malvagiamente a Geova e diffamato il suo nome.

     Pertanto, noi loro fratelli, come seguaci di Cristo Gesù, protestiamo energicamente contro tale trattamento ingiustificato di cristiani da parte delle autorità tedesche al potere, e chiediamo a tutti i veri cristiani e a tutte le persone equanimi di tutta la terra di unirsi a questa energica protesta e chiediamo che ai testimoni di Geova sia permesso, senza impedimento da parte del governo tedesco o di altri, di continuare la loro adorazione e il servizio di Geova Dio secondo i suoi comandamenti, e registriamo la nostra protesta dichiarandoci contro Satana e tutta questa oppressione e restando dalla parte di Geova, del suo regno e del suo popolo.

    

     Questa protesta e il discorso accompagnatorio fu mandato in onda da una rete di stazioni radio a livello nazionale, e il risultato fu che molte migliaia di invisibili uditori si mossero a favore dell’adozione di questa protesta. Questa pubblicazione è stata fatta con lo scopo d’informare le persone della terra amanti della legalità circa l’ingiusto operato del governo tedesco nei riguardi di onesti e leali cristiani, affinché le autorità tedesche che hanno operato ingiustamente su istigazione del clero non possano mai dire di essere stati all’oscuro del fatto che stessero perseguitando fedeli e veri seguaci di Cristo Gesù. Il seguente documento è stato preparato da un testimone di Geova in possesso di molti fatti, lettere e comunicazioni di quelli che in tutta la Germania sono stati ingiustamente perseguitati, gettati in campi di concentramento e in prigione, e questi fatti riportati qui sotto parlano da sé:

 

BIASIMO SU GEOVA DIO 

      Funzionari dell’attuale governo hanno diffamato il nome di Geova Dio, non solo con le loro parole, ma anche con l’aver distrutto grandi quantità di Bibbie e testi biblici e perseguitato, imprigionato e maltrattato cristiani a motivo della loro fede e del loro servizio a Dio conforme al suo volere, reso mediante la proclamazione di buone notizie circa l’instaurazione del regno di Cristo per la benedizione di tutte le nazioni.

      Satana, agendo tramite il clero religioso, è responsabile di queste persecuzioni e di avere ostacolato l’opera degli unti di Dio in Germania, ed ha accecato gli elementi politici, inducendo le autorità tedesche a credere alle false e calunniose accuse fatte ai testimoni di Geova dall’atea ed empia classe clericale della Germania.

 

[455]

      La pubblicazione dei seguenti fatti non costituisce una propaganda giudaica o marxista o antinazista, ma è un veritiero rapporto resosi necessario a motivo dei nemici di Dio e della verità dopo ripetuti avvertimenti, a difesa dei nostri fratelli in Cristo che soffrono come vittime innocenti. Per un anno intero abbiamo aspettato e sofferto le ingiuste e crudeli misure repressive del governo tedesco; abbiamo aspettato (invano) l’abolizione di queste misure a motivo del trattato stipulato fra America e Germania a garanzia che la nostra attività possa essere svolta senza impedimento e, secondo le affermazioni fatte pubblicamente dai presenti capi politici tedeschi, che si dicono mandati da Dio, col presupposto che la libertà di fede e di coscienza sia salvaguardata nel Terzo Reich. Per esempio, il Cancelliere del Reich Adolf Hitler nell’aprile del 1933 disse: “Uomini che pensano a questioni nazionali e razziali hanno il sacro obbligo di provvedere a che ognuno in nome della sua religione non solo parli apertamente della volontà di Dio, ma che adempia veramente la volontà di Dio, in modo che l’opera di Dio non sia disonorata. Chiunque distrugge l’opera di Dio di conseguenza entra in conflitto con la volontà di Dio e la creazione del Signore”. Pertanto lui e i suoi funzionari sono giudicati dalle loro stesse parole. Egli affermò anche che se un uomo viene a sapere una cosa in cui vede un pericolo e la possibilità di dare aiuto, “allora è suo dannato obbligo e dovere, non di operare quietamente, ma d’insorgere pubblicamente contro il male e di trovarne rimedio; e se non facesse questo, allora sarebbe codardo e debole”. Il ministro del Reich Rudolf Hess, braccio destro di Hitler, disse nell’ottobre 1933: “Confessione e fede, o mancanza di confessione, è una questione privata di ciascuno, per la quale deve rendere conto alla sua propria coscienza. La coscienza non dev’essere sottoposta ad alcuna coercizione”. Il Cancelliere del Reich Hitler affermò pure nel suo libro Mein Kampf: “La relazione dell’uomo col suo Dio è sacra e dev’essere rispettata”, e che potere politico e questioni religiose devono essere tenute separate.

     In virtù di queste affermazioni, di cui riconosciamo la veridicità, sono state mandate molte lettere e petizioni alle autorità tedesche circa le misure illegali e oppressive adottate contro la nostra Società e contro i nostri fratelli in Germania, ma queste petizioni non sono state degnate di attenzione né hanno trovato risposta.

     Poiché la Watch Tower Bible & Tract Society è un’associazione americana legalizzata e con lo stato giuridico in Germania, alla fine il governo americano è intervenuto in suo aiuto in virtù del trattato bilaterale fra le due nazioni, facendo sì che tutta la proprietà confiscata alla Società di Magdeburgo fosse dissequestrata e restituita ai suoi legittimi proprietari.

     Nella risposta data dal governo tedesco a quello americano è stato detto che la Società poteva fare ricorso ai tribunali tedeschi, ma questa richiesta è stata fatta e rifiutata ancor prima che il Ministero degli Esteri di Berlino replicasse alla nota di protesta americana.

     In queste condizioni nessun avvocato tedesco è disposto né in grado di difendere i nostri diritti davanti ai tribunali tedeschi. Al presente l’opera della Società in Germania è ancora proibita dalle ordinanze del Ministero Prussiano dell’Interno e da altre autorità locali che, stando alla legislazione tedesca, non hanno alcun diritto ad emettere tali ordinanze contro la Società, che è stata riconosciuta giuridicamente dal Consiglio del Reich in Germania, la più alta autorità federale. Un recente verdetto della Corte Suprema di Lipzia confermò che l’ordinanza di proibizione contro la nostra Società in Germania emessa su speciale decreto del Presidente del Reich non poteva applicarsi alla nostra Società, la quale, in base alla giurisdizione tedesca, è una “Religionsgesellschaft”. [Società religiosa] (Vedi Manual of Legal Knowledge del Prof. Stier-Somlo, Dr. Bumke, presidente della Corte Suprema e Dr. Ebermeyer, procuratore. Questo manuale di diritto legale classifica gli Studenti Biblici, cioè la nostra Società, come un ente od organizzazione religiosa che non può essere sciolta o proibita dal ministro prussiano, ma attesta che il nostro caso debba essere trattato appropriatamente dalla Corte Suprema di Lipsia e dal Consiglio del Reich del Governo federale).

     La Società ha subito una grande perdita di beni materiali, il suo nome è stato diffamato ed insudiciato dall’operato delle autorità tedesche, migliaia di libri appartenenti alla Società, del valore di circa $ 750.000, sono stati bruciati e distrutti senza giustificazione e avviso. Centinaia di nostri fratelli in Germania sono stati imprigionati, maltrattati e perseguitati a causa della loro fedeltà a Geova Dio e a Gesù Cristo, loro Re e Signore. Nonostante questa grande ingiustizia fatta alla nostra Società in Germania, e nonostante l’esercizio illegale del potere poliziesco contro i nostri fratelli di fede, siamo certi che i capi politici siano accecati da Satana.  Noi abbiamo una grande responsabilità verso il Creatore e dobbiamo perciò far conoscere i seguenti fatti per rivendicare il nome di Geova e il suo popolo. 

[456]

      Contravvenendo al trattato consolare con l’America e alla giurisdizione tedesca e oltre a tutto ciò, violando le norme di Dio espresse nella Bibbia, la proprietà della Società di Magdeburgo fu confiscata dalla polizia di Magdeburgo il 4 aprile 1933. In seguito, il 28 aprile, l’occupazione fu revocata e il bando all’attività della Società rimosso a motivo di mancata evidenza di presunta attività sovversiva e comunista da parte della Società. La rimozione del bando fu annunciata da funzionari governativi a mezzo di comunicato radiofonico e fu pubblicato nei quotidiani di Magdeburgo per ordine del capo del governo Dr. Nikolai della città di Magdeburgo.

     Il 24 giugno 1933 un nuovo decreto repressivo fu emesso dal ministro dell’interno prussiano contro la Società e la sua attività, portando ad un nuovo sequestro della proprietà della Società da parte dello stato. Nell’ottobre del 1933, dopo l’intervento del governo americano, proprietà, conti bancari ecc. furono dissequestrati rientrando nel legittimo possesso della Società. Questo dissequestro avvenne il 7 ottobre 1933.  Il documento attesta il pieno recupero e controllo della proprietà da parte della Società, ma il permanere del bando ad attività, stampa di letteratura e adunanze. La bandiera con la croce uncinata issata sugli edifici della Società di Magdeburgo da ufficiali militari fu poi tolta, e i 30 uomini in uniforme che avevano occupato gli edifici alla vana ricerca di armi e munizioni e letteratura comunista furono rimandati a casa loro; alcuni di loro si erano vergognati di quanto fu loro ordinato di fare dai loro superiori.

     Il 21, 23 e 24 agosto 1933, 65.169 chilogrammi di libri, produzione incompleta e stampe colorate furono caricati su grandi camion e bruciati appena fuori della città di Magdeburgo. Il valore di questi libri ammontò a Marchi 92.719,50. Per di più, letteratura, bibbie, libretti dei cantici e arredi, che erano stati usati dai locali gruppi di testimoni di Geova, furono confiscati e distrutti in tutta la Germania; il loro valore ammontò a circa 2.000.000 Marchi.

 

PERSECUZIONI

     Molti dei nostri fratelli avevano sopportato la persecuzione pazientemente senza protestare e senza desiderare che fossero menzionati i loro nomi. Lasciarono al Signore la facoltà di punire i loro nemici. Nella sola Sassonia oltre 500 fratelli erano internati in campi di concentramento. I seguenti casi basteranno a confermare l’affermazione che i cristiani erano stati e sono ancora perseguitati illegalmente nel Terzo Reich, e tutto ciò a violazione dei principi enunciati dai capi del governo tedesco.

 

A.   Sch. In  C., 14 novembre 1933:

Il giorno 11 novembre, la ditta ... mi assunse come tessitore. Al momento di uscire io dissi “Arrivederci”, al che il caposquadra replicò “Qui non si fa il saluto, ma si dice ‘Heil Hitler’”. Io citai Atti 4:12 ed egli disse: “Non c’è affatto bisogno che tu cominci”. Ero già assunto e avrei dovuto cominciare a lavorare il 13 novembre. Il capo del consiglio di fabbrica a cui spiegai il mio punto di vista disse: “Quelli che non fanno il saluto a Hitler non possiamo assumerli, perché disturbano l’armonia dei dipendenti”. Quindi mi furono restituiti i miei documenti. L’impiegato che mi aveva assunto mi salutò dicendomi “Buon giorno”. Un altro impiegato mi salutò nella stessa maniera. Questo sembrerebbe indicare che in questa ditta solo gli operai erano obbligati a dire “Heil Hitler”.

 

H.St. in St., 25 novembre 1933:

     Dal 1927 ho lavorato per lo stato come operaio forestale. Il 13 novembre 1933 fui licenziato dall’ufficiale del corpo forestale. La ragione che fu addotta fu che io non avevo fatto il mio dovere verso il mio paese non avendo partecipato alle elezioni del Reichstag [Camera dei deputati del Reich] e al plebiscito del 12 novembre. A motivo della mia fede e della mia conoscenza biblica (sono uno studente biblico) non ho mai partecipato ad alcuna elezione politica negli scorsi dieci anni. Sono dell’opinione che la nostra costituzione garantisca la libertà di fede e che non costringa nessuno a partecipare ad elezioni politiche. Il mio lavoro di operaio forestale l’ho fatto sempre coscienziosamente e vorrei che ne chiedeste conferma all’ufficio competente. A parte questo, io ho partecipato alla prima guerra mondiale, dove fui ferito e ricevetti la croce di ferro di secondo grado.

      In una lettera scritta dal summenzionato testimone di Geova all’ufficiale che lo aveva licenziato, leggiamo quanto segue:

     Desidero richiamare la vostra attenzione sul fatto che il cancelliere del Reich ed altri ministri del governo hanno affermato molte volte che l’elezione era volontaria e che il rappresentante del “Führer”, Signor Hess, desiderava che non esistesse alcun tipo di discriminazione verso chi abbia altre opinioni. È perciò presuntuoso considerare criminale chiunque non condivida la vostra opinione, come voi avete fatto nei miei riguardi solo perché io predico la Parola di Dio e desidero restare fedele a Lui. (Matteo 25:40, 45) Quest’attitudine contrasta con i propositi e le dichiarazioni del “Führer”. 

[457]

     Probabilmente voi saprete che io ho consacrato la mia vita all’onnipotente Iddio come Suo testimone e che sono determinato a restarGli fedele. Questo voto fatto a Dio richiede da me ubbidienza fino alla morte, com’è dichiarato dalla legge contenuta nelle Sacre Scritture. Se un uomo delle SA o delle SS violasse un giuramento fatto al Führer, sarebbe considerato un furfante. Quanto più abominevole sarei io se violassi il mio voto fatto a Dio. In 2 Timoteo 2:3,4; Giacomo 4:4 e in molte altre Scritture ai veri cristiani è proibito coinvolgersi nelle questioni politiche, il che vuol dire che non debbano avere nulla a che fare con amministrazioni del mondo presente. Io ho agito in armonia con queste norme nell’essermi astenuto dal partecipare alle elezioni sia nel passato che nel presente. Ed ora vorrei chiedere a voi di giudicare voi stessi se sia più giusto ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini. Vi prego di leggere Atti degli Apostoli 5:29.

     Metto in evidenza che voi, avendomi tolto il lavoro e il pane quotidiano a motivo della mia fede come cristiano, vi siete identificati, secondo le Scritture, con coloro che, sin dai giorni di Cristo, hanno perseguitato e maltrattato tutti coloro che, come Cristo, hanno mostrato la loro fedeltà all’onnipotente Geova Dio.  Non dovete pensare che questo sia una punizione per me, ma piuttosto, secondo la Bibbia, è un grande onore, perché, come testimone di Geova, io ho una piccola parte nelle persecuzioni per amore del nome de Signore. — Salmo 2; Matteo 24:9; Giovanni 16:1-4.

     Adunanza tenuta il 13 novembre 1933 nella mensa della ditta…:

 

     Il Sig. H. chiese se H.V. (testimone di Geova) avesse partecipato all’elezione del 12 novembre. H.V. rispose “No”. Chiestagli la ragione della sua astensione, H.V. replicò: “Dieci anni fa io consacrai la mia vita a Cristo Gesù e a Geova, in armonia con le norme esposte nelle Sacre Scritture. Queste attestano chiaramente che tutti i seguaci di Gesù devono confessarlo in verità e non devono coinvolgersi negli affari di questo mondo. Per questa ragione non ho partecipato ad alcuna elezione da allora e continuerò così. Se non ho votato, non è stato per malizia o per offendere qualcuno, né per sminuire l’onore della nazione, ma solo perché ho promesso di esser fedele a Geova e devo restargli fedele. Esser sleale significherebbe andare incontro alla morte eterna, poiché non avrei alcuna speranza di risurrezione”. Uno degli ufficiali chiese a H.V.  se sapesse che la Bibbia dichiari che non esista autorità se non da Dio. H.V. lo sa. Se così stanno le cose, dice l’ufficiale, l’attitudine di H.V. è da considerarsi malevola. H.V. tenta di confutare questa conclusione citando varie scritture. Alla domanda se H.V.  abbia influenzato i suoi amici ad astenersi dall’elezione, H.V. ha risposto “No”. L’ufficiale ha inoltre domandato a H.V. se sapesse che questa Associazione è messa al bando. H.V. ha risposto affermativamente. L’ufficiale ha spiegato che la posizione presa da H.V. potrebbe essere ben considerata antigovernativa e ha detto che H.V. avrebbe dovuto subirne le conseguenze. A H.V. l’ufficiale ha domandato anche se stesse pro o contro il governo di Hitler. Risposta “Né pro né contro”. L’ufficiale chiede a H.V.  se egli avesse detto che il governo di Hitler sia stato definito ‘non voluto da Dio’, al che H.V.  ha risposto di non aver fatto tale affermazione.

 

(RITAGLIO DI GIORNALE)

 

     Lichtenstein-Callnberg.— Dopo l’elezione del Reichstag e il plebiscito, uomini delle SA condussero sette non votanti (Studenti Biblici) per le vie della città; ciascuno doveva portare una fiaccola e sulla nuca una scritta che denunciava il loro tradimento. Sulla piazza del mercato la folla manifestava loro ostilità dopo che erano stati costretti a pronunciare i loro nomi in modo chiaro e a voce alta. La polizia ordinò che fossero tratti in arresto avendo notato che c’era il pericolo che la folla, presa dalla sua eccitazione, potesse commettere atti di violenza contro di loro.

 Un altro giornale scrisse:

        Obiezioni di coscienza degli Studenti Biblici

      Un incidente interessante è stato segnalato dal villaggio sassone di Niederschlema-Zwickau. In questa luogo tutti quelli aventi diritto al voto hanno partecipato alle elezioni ad eccezione di quei pochi che erano malati e di sei Studenti Biblici. La loro motivazione fu che si erano astenuti per motivi di coscienza. A Lichtenstein-Callnberg, nello stesso distretto, c’erano altri Studenti Biblici che non avevano votato. Uomini delle SA li condussero con fiaccole attraverso la città e recando cartelli denuncianti le loro azioni.

 La Signorina F.D. a G.:

      Il 14 novembre 1933 fui convocata nel municipio per essere interrogata sul perché non avevo votato. Il sindaco mi chiese perché non avevo partecipato alle votazioni. La mia risposta fu che era mio dovere non farlo, poiché era proibito dalle Scritture ed io dovevo ubbidire a Dio anziché agli uomini. Quindi egli disse che questo non aveva affatto nulla a che fare con le elezioni, ma che col mio comportamento mi ero dissociata come cittadina dello stato e che mi avrebbero privata del sussidio di disoccupazione. E questo è quanto hanno fatto.  

[458]

 Io dissi al sindaco, prima di andarmene, che avrebbe dovuto rendere conto di quest’azione a Dio, e che non m’importava se dovevo morire di fame, poiché  con quello che prendevo al momento dovevo già patire la fame metà del tempo, e che doveva venire l’ora in cui Dio avrebbe ricompensato tutti i cristiani secondo la loro condotta.

 W.V. a B.:

        Dalla sera del 22 mi trovo nella prigione della polizia dopo essere stata portata via bruscamente insieme ad altri quattro amici e le loro mogli mentre stavamo consumando del te e conversando sulle Sacre Scritture. Le donne furono rilasciate, mentre i loro mariti furono trattenuti. Adesso ho saputo che anche loro sono stati rilasciati. Vi prego di fare quello che potete affinché anch’io possa tornare libera, perché non ho fatto nulla di male. Sono impiegata presso un magistrato a B. e temo di perdere il mio posto di lavoro. Sappiate, cari fratelli, che io considero un privilegio soffrire biasimo per amore del nostro grande Dio; poiché anche il nostro amato Signore e i suoi apostoli soffrirono le stesse cose.  Ciò nonostante, noi vogliamo fare tutto il possibile per chiarire incomprensioni ed errori, poiché nessuna persona retta può provar piacere nel fare soffrire altre persone, come i cristiani, se sono innocenti.

 K.B. a M., 22 novembre 1933:

      Domenica scorsa, 12 novembre, due o tre Testimoni si erano incontrati quando la polizia fece un’improvvisa irruzione nel locale in cui si trovavano, probabilmente su istigazione del prete del luogo. In quel momento si trovavano lì dentro anche amici del vicinato e tutti quanti noi eravamo persone adulte.  Un uomo era venuto per insegnare a suonare a mio figlio la chitarra. Gli altri erano intenti a conversare, cantare o tentare di ballare. Io leggevo libri e la Bibbia. Uno degli ufficiali perquisì le tasche di tutti e registrò ogni oggetto rinvenuto. Uno dei presenti aveva in tasca il libro Rivendicazione III; un altro aveva un blocco note contenente citazioni della Bibbia e dei nostri libri, con riferimenti a re, governanti ed ecclesiastici e ad altre persone in generale. I poliziotti requisirono ad uno il blocco note, all’altro il libro Rivendicazione III e a me tutti i libri e la concordanza biblica, tranne che la mia Bibbia. Inoltre domandarono a ciascuno se avessimo svolto un servizio religioso e se stessimo leggendo i libri. 

[459] 

Tutti risposero negativamente. Il giorno 21 novembre mi recai a Sch.  per parlare con la polizia al suo quartier generale. Chiesi cosa stessero facendo dei miei libri e mi risposero che stavano attendendo istruzioni da K. prima di poter fare qualsiasi cosa in merito alla faccenda. Dissero che se avessimo commesso un reato saremmo stati internati per tre mesi nel campo di concentramento di Heuberg; in caso contrario, avremmo avuto indietro i nostri libri. 

La Signora G.L. a N., il 14 novembre, ricevette il seguente annuncio dal quartier generale della polizia:

     Recentemente Lei ha ordinato dall’estero le seguenti pubblicazioni degli Studenti Biblici. Questo rappresenta una continuazione dell’attività dell’Associazione Studenti Biblici messa al bando. Le autorità di polizia sono perciò tenute a metterLa in stato di detenzione per un periodo di tempo.

 F. H. M. a F., il 17 novembre, indirizzò la seguente lettera al presidente del Reich, von Hindenburg:

     Nella mia raccomandata del giorno 1 c.m. ho tentato di spiegarLe che, contrariamente ai teologi implicati nelle questioni politiche, il vero cristiano deve seguire i comandamenti di Dio in merito al non coinvolgersi negli affari politici di questo mondo e nelle elezioni. Ho pure portato alla Sua attenzione il fatto che le minacce pronunciate dai capi politici provocheranno ulteriori persecuzioni ai cristiani in Germania.

     Attualmente ho già un gran numero di rapporti su cristiani che per anni, ubbidendo ai comandi di Dio, non hanno votato e che a causa di questo sono adesso perseguitati in modo atroce. Poiché questi avvenimenti gettano discredito sull’onore della nazione tedesca e rendono inefficaci i decreti del ministro dell’interno del Reich sulla libertà di partecipare o meno alle elezioni e sul segreto del voto, vorrei segnalarLe più sotto alcuni casi di persecuzioni di cristiani avvenuti nella zona sud occidentale della Germania.

     Per non aver votato, il Sig. K. di A. fu internato in un campo di concentramento. K. K. di Sp. fu arrestato; il Sig. e la Sig.ra L. di K. e il Sig. Sch. di D. furono licenziati in tronco dal loro posto di lavoro; a Sp. le case di cristiani che non avevano votato in ubbidienza ai comandi divini furono perquisite e vi furono confiscati libri e pubblicazioni bibliche. A J. delle turbe radunate davanti alle case di questi cristiani gridarono contro di loro insulti osceni e minacce. A. D., proprio nel’oscuro Medio Evo, la Sig.na F. fu tratta a forza nel salone delle feste, posta su un palco e le fu pronunciata una finta sentenza di morte. Forte nel Signore, ella si difese coraggiosamente, e le fu poi concesso di tornare a casa. Secondo rapporti pervenutimi, non accadde in Russia, ma a Francoforte sul Meno, che delle persone furono licenziate dai loro posti di lavoro perché appartenenti alla comunità degli Studenti Biblici credenti in Dio.

 Telegramma al presidente del Reich von Hindenburg:
     A Bochum, da lunedì 13 novembre sono in corso terribili persecuzioni di cristiani.Testimoni di Geova di età fra 35 e 60 anni, che non hanno votato a motivo delle loro convinzioni religiose, sono stati crudelmente maltrattati da uomini delle SA. Numerosi uomini sposati sono fuggiti per non voler essere esposti a tali brutalità. Molte famiglie sono ferite nel cuore e nella mente. La prego di aiutarle.

W. a D., 28 novembre 1933:

     Mercoledì scorso, 22 di questo mese, verso le 21,30 tre poliziotti entrarono nel nostro appartamento accusando i presenti di tenere un’adunanza. Io e mia figlia eravamo andati a trovare qualcuno in città. Mio marito era seduto in cucina a legger la Bibbia e il libro Rivendicazione. Gli ufficiali confiscarono tutte le copie che avevamo in casa di questo libro. Giovedì pomeriggio, verso le ore 15, mio marito fu tradotto al posto di polizia, dove fu interrogato per quattro ore. Là c’erano due testimoni oculari che avevano asserito di avere visto due altri Testimoni entrare nel nostro appartamento. Stavano mentendo, poiché i due fratelli in questione erano in grado di fornire un alibi perfetto. Quindi, venerdì mattina, venne un poliziotto a chiedere a mio marito di andare nel tribunale di D. per essere processato. Al momento si trova ancora lì e finora noi non siamo stati autorizzati a vederlo. Nel frattempo la polizia ha interrogato tutti i fratelli e persone interessate e ha confiscato i libri.  La ragione di questo provvedimento è dovuta probabilmente solo al fatto che siamo stati fedeli al Signore e non ci siamo fatti coinvolgere in altre attività contrarie alla nostra fede.

 F.A. a C.:

     Il 18 novembre H.R. di W. Fu arrestato dalla polizia e fu portato davanti al capo della polizia a R. Fu accusato della cosiddetta “propaganda di crudeltà”, perché dopo il 12 novembre, il giorno in cui si erano tenute le elezioni, egli aveva citato ad altri la scrittura di Isaia 41:24 riferita alle elezioni. [Ecco, voi siete qualcosa d’inesistente e la vostra opera non è nulla. Detestabile è chiunque vi sceglie] R. non aveva votato a motivo della sua fede. Il consiglio di fabbrica ha informato sua moglie che egli è stato licenziato perché astenutosi dalle votazioni.

 E.H.  a B.:

     Qui sotto sono riportati I nomi di coloro che sono stati arrestati: (seguono sette nomi). Alcuni di loro sono stati portati via dal loro posto di lavoro. Altri sono stati arrestati mentre ascoltavano la radio ed uno è stato strappato via dal letto. Noi, fratelli di B., La informiamo in tutta onestà che i nostri fratelli non hanno commesso nulla di male contro l’attuale governo o le sue istituzioni e confidiamo che Geova voglia liberarli. Inoltre vorremmo informarLa di quanto segue: Venerdì due sorelle di B. si recarono dl capo della polizia di St. per chiedere perché i loro mariti erano stati arrestati. Riteniamo che il motivo sia il fatto che non abbiano votato, ma questo non è il  caso. Il capo della polizia disse in sostanza:

     Ho ordinato il loro arresto perché la popolazione di D. si era infuriata contro i vostri mariti e temevo che stesse per fare loro del male. Volevo evitare che accadesse. I vostri mariti si sono estraniati dall’ordine costituito della nazione. Disse che aveva interpellato funzionari governativi sulla questione , ma che al momento non poteva fare nient’altro. Disse inoltre che probabilmente altri fratelli sarebbero stati arrestati se non si fossero uniformati all’ordine costituito della nazione. Contestò ai nostri fratelli di non aver partecipato al “Movimento di soccorso invernale”. Tuttavia, noi non abbiamo accettato aiuto nemmeno da tale organizzazione, sebbene alcuni fratelli fossero disoccupati. Noi, come quelli che sono in prigione, ci sentiamo liberi da colpe. Geova Dio sa ciò che noi desideriamo fare e col suo aiuto desideriamo perseverare fino alla fine vittoriosa. Geova è nostro soccorso, protezione e forte rifugio.

 K.S.T. a b., 20 novembre 1933:

     Come sa, il cancelliere del Reich, il 10 del corrente mese, tra le 1 e le 2 del pomeriggio, pronunciò un discorso per i lavoratori tedeschi. Nel nostro stabilimento, nel quale io ho lavorato dal 28 dicembre 1925 fino al 10 di questo mese, i dipendenti si radunavano tutti nello stesso salone. Tutti dovevano essere presenti. La mia sedia era posta al centro di tutti i posti a sedere, cosicché tutti i convenuti potessero notarmi. Quando il cancelliere ebbe finito il suo discorso, fu cantato l’inno di Horst Wessel, i presenti alzarono le loro mani, tranne io che restai seduto perché testimone di Geova. Fui urtato dal di dietro e qualcuno mi disse “Alzati!”. Mi alzai, ma non alzai la mia mano. Allora venne verso di me un uomo delle SA e tentò di colpirmi in faccia, ma riuscì solo a toccarmi leggermente il naso avendo io schivato il colpo spostandomi all’indietro. Mi tirò su la mano, ma io la feci tornare giù. Allora l’uomo delle SA disse: “Tu sembri matto. Meriti una bella bastonatura”. Finito l’inno, il capo officina mi urlò: “Tu sei un furfante degno di andare a S. (campo di concentramento)”. Quindi gli detti una breve testimonianza, alla quale egli non poté replicare nulla. Poi fui chiamato fuori e licenziato in tronco.

 

S. a O., 3 dicembre 1933:

      Il Diavolo inizia la guerra aperta.Mostra la sua vera faccia in tutta la sua ripugnanza. Corro il pericolo di essere internato in un manicomio.  Domani, lunedì 4 c.m. dovrò essere visitato dal dottore del distretto su ordine delle autorità. C’è già sentore che io debba essere internato in manicomio. Il 12 novembre non votammo e a causa di ciò dovevamo andare alla “Braunes Haus” [Casa Bruna] il giorno 13. Quella stessa sera S. fu portato per la città per essere messo alla berlina. La stessa cosa era destinata a me la sera seguente. I giorni 12 e 13 novembre furono giorni di vigorosa testimonianza al nome di Geova.

     A S. un certo numero di Studenti Biblici non parteciparono alle elezioni politiche avvenute il giorno 12 novembre 1933. La sera successiva, verso le ore 23, diverse famiglie furono bruscamente tirate fuori dai loro letti. Lo stesso giorno il Sig. H. e sua moglie avevano fatto il funerale ai loro rispettivi padri, ed erano perciò esausti, naturalmente. Verso le ore 23 si presentarono da sei a dieci persone e chiamarono giù l’uomo. Egli era del tutto privo di sospetti e pensava che si dovesse trattare di una faccenda importante. Subito gli domandarono perché non aveva votato. Egli dette testimonianza biblica dicendo che un cristiano non deve immischiarsi in questioni politiche, ma che egli, tuttavia, stava facendo del suo meglio per rispettare le buone norme del governo nel campo finanziario, ma non poteva sostenere il riarmo militare, poiché questo significava ulteriore spargimento di sangue, per il quale non poteva prendersi la responsabilità.  Tentò di dare altre spiegazioni, ma improvvisamente fu aggredito da varie persone che lo percossero con uno sfollagente. Udito questo chiasso davanti la casa, anche la moglie si alzò per vedere che cosa stesse capitando a suo marito. Corse in cucina vestita solo di una camicia da notte e quando accese la luce, trovò lì un uomo che le inferse alcuni colpi di sfollagente. Gli disse solo che Dio era un giusto giudice e pochi altri commenti simili a questo. Gli assalitori tentarono di entrare anche nella casa del vicino, ma il Sig. H. non aprì, nonostante tutto il chiasso e il suonar del campanello. Fecero altrettanto con F.S., lo strapparono fuori dalla sua casa e lo picchiarono con gli sfollagente, lasciandogli i piedi gonfi e del malessere per un po’ di tempo. Quando la popolazione, allarmata dal chiasso e dal tumulto, apparve dinanzi alla turba e disapprovò la loro azione, i  nazisti si limitarono a sporcare la siepe di un’altra casa. Su alcune case dipinsero parole come queste: “Qui vive un traditore della nazione”. Fatti come questo accaddero anche in altri luoghi.

     A H. fu arrestato un fratello il giorno prima delle elezioni e nel giorno delle elezioni furono imprigionati altri fratelli. Uno di loro dovette stare cinque giorni in prigione perché non aveva cantato con altri “l’inno di Horst Wessel”. W.K. aveva un’impresa di pulizie delle vetrine. Fu strappato via dalla sua casa, portato in un ufficio e, dopo una breve indagine conoscitiva, portato in un’altra casa, nella quale subì atroci maltrattamenti. Le autorità mandarono alle imprese una lettera circolare per intimare loro di non dare più lavoro a quest’uomo. Vedendosi rovinata la sua attività, cercò di vendere l’azienda ad uno dei suoi collaboratori. Quando questo fu saputo, egli e l’acquirente si dovettero recare in un ufficio, dove il contratto di compravendita fu stracciato perché ritenuto solamente “fittizio”. K. fu portato poi ancora in un’altra casa dove fu percosso orribilmente da due uomini così tanto da perdere alcuni denti e da non essere più in grado da alzare il suo braccio sinistro per alcune settimane. Tuttora non sa se potrà recuperare le sue forze e la sua salute.

 

[461]

Egli perse i suoi mezzi di sussistenza a causa della sua fede.

     Alcuni giornali scrissero che gli Studenti Biblici avevano perso i loro diritti di vivere in Germania, che il loro “Demone Geova” sarebbe grato se il popolo tedesco avesse mandato questa setta ebrea americana dove meritava di andare, cioè nel deserto; che nessuno era autorizzato a dare loro un lavoro, e che quando si fossero trovati con lo stomaco vuoto, avrebbero imparato cosa volesse significare far parte della nazione tedesca. Insulti di questo genere erano numerosi. Altri furono minacciati con la privazione del loro posto di lavoro, il boicottaggio della loro azienda, il sequestro del loro capitale, l’arresto e l’internamento nei campi di concentramento. Tuttora non ci sono prove che Studenti Biblici abbiano espresso ostilità al governo.  Al contrario, è vero che, com’è comunemente noto ad autorità, impiegati ecc., gli Studenti Biblici sono cittadini tranquilli e degni di fiducia che cercano di vivere in piena armonia con i principi biblici e di fare del bene ai loro compagni. I testimoni di Geova arrestati e maltrattati hanno solamente espresso la loro fede nella Bibbia, cioè, che la liberazione del genere umano sarà realizzata da e mediante l’instaurazione del regno di Dio e con nessun altro mezzo.

      A L., K., O., M., H., B., T. O. e G. alcuni testimoni di Geova furono messi a dura prova e poi rilasciati, furono confiscati loro molti libri e pubblicazioni, e ad ognuno di loro fu proibito di ricevere più di due visitatori per volta. A O. i fratelli dovevano registrarsi due volte al giorno al quartier generale della polizia e non era permesso loro di uscire di casa dopo le ore 19. A due di loro, che erano senza lavoro, fu negato anche il sussidio di disoccupazione.

     H.W. a O. fu licenziato dal suo posto di lavoro presso la Camera dell’Agricoltura perché non aveva votato il 12 novembre. Non è strano? Se ricordate, il cancelliere del Reich ed i suoi ministri hanno detto così tante volte che le elezioni sono completamente libere.

     F.M., direttore della banda cittadina di S., fu licenziato dal suo posto di lavoro perché non aveva votato. Il capo del partito nazionalsocialista ordinò che fosse licenziato, ma gli consentì di restare nella banda come semplice musicista senza una carica pubblica. M.R. a K., mutilato di guerra, membro della “Organizzazione assistenziale delle vittime di guerra” fu espulso dall’associazione perché non aveva votato.

     Ad A. furono quasi 100 le persone che non avevano votato. Un testimone di Geova, due interessati, e un uomo sessantenne che non aveva alcuna relazione con noi, che aveva fatto la guerra nelle colonie tedesche contro i nemici della Germania, in totale quattro persone, furono portati a forza per le vie cittadine col cartello “Siamo traditori della nazione”. I tre soffrirono per onorare Dio. Uno dei due interessati era un reduce tornato nel 1921 dalla Siberia, ed ora aveva perso il suo lavoro.

       A E. a dodici testimoni di Geova fu intimato di (1) non uscire di casa tra le ore 19 e le 6 del mattino; (2) non ricevere visite, “al fine di conservare l’ordine pubblico e la sicurezza in conformità al § 1 del decreto del presidente del Reich per la protezione del popolo e dello stato, emesso il 28 febbraio 1933”.  Questi Testimoni furono accusati di avere avuto uno scambio d’idee e ricevuto letteratura proibita dall’estero. C’è da stupirsi del fatto che i governanti tedeschi abbiano ritenuto opportuno prendere tali misure contro persone assolutamente inoffensive che non hanno commesso alcuna violenza.

     I fatti suddetti sono solo i pochi fra i molti di cui siamo venuti a conoscenza. Sappiamo, tuttavia, che quasi mille nostri fratelli sono stati imprigionati di volta in volta e che specialmente in Sassonia i nostri fratelli sono stati percossi e maltrattati nei campi di concentramento, e solo a motivo della loro fedeltà a Dio e a Cristo. Si sono mostrati coraggiosi perfino più dei comunisti o socialisti e si sono fatti onore con la loro fede dinanzi a rappresentanti di Satana il Diavolo, il quale fu “omicida sin dal principio”.

     La segretezza della posta non esiste in Germania. Molte nostre lettere sono state aperte e molti nostri fratelli in Germania sono strettamente sorvegliati. Non si azzardano a ricevere alcuna visita, la loro posta viene aperta, ed in alcuni casi la polizia dice ai nostri fratelli cosa possono o non possono scrivere. La polizia è stata a trovare una signora che ha un figlio in Svizzera. Le ha portato via tutti i libri e le ha chiesto di mostrare le lettere ricevute da suo figlio, inoltre l’ha ammonita a non menzionare nulla delle condizioni esistenti in Germania e di avvertire suo figlio a trattare esclusivamente questioni personali. Non esiste la libertà di stampa, né libertà religiosa, e i comuni diritti dei cittadini sono molto limitati.

 

NEGOZIATI

     Gli abusi commessi dalle autorità tedesche contro l’opera del Signore in Germania cominciò un anno fa nell’aprile 1933. 

[462]

 

È stato molto difficile avvicinare perfino alcuni dei funzionari governativi. 

In un colloquio avvento tra il Dr. Fischer del Ministero tedesco e un rappresentante della Società e del governo tedesco, il Dr. Fischer ha affermato che la Bibbia non è degna di fiducia, che Geova non è accettabile, e che particolarmente il “Vecchio Testamento” dovrebbe essere buttato via. Disse inoltre che specialmente i cosiddetti “cristiani tedeschi” sono contrari ai testimoni di Geova e che i tedeschi appartenenti al ceppo ariano non hanno bisogno di alcuna redenzione perché hanno Dio in se stessi e sono destinati a salvare il mondo.  Aggiunse che la redenzione col sangue del sacrificio di Cristo è senza senso. Fece anche obiezione su una certa parte di testo della nostra letteratura e non sapeva neppure che si trattava di una citazione della profezia di Isaia. In seguito, ad un’altra conferenza, quando tramite l’intervento del governo americano fu restituita la proprietà alla Società, il Dr. Fischer insistette nel dire che tutte le adunanze degli Studenti Biblici dovrebbero essere proibiti e che negli edifici della Società di Magdeburgo a nessuno si dovrebbe permettere di pregare. Tali strane e ridicole pretese indussero alcuni rappresentanti di altri governi ad affermare che i capi nazisti volevano farla finita con Dio. Un notissimo alto funzionario del governo americano disse dei capi nazisti: “Gli dei prima fanno impazzire quelli che poi vogliono distruggere”. Il seguito delle discussioni rivelò che il Dr. Schlemm, un funzionario del governo tedesco della Baviera, il cardinale Faulhaber ed altri fanatici religiosi erano in qualche modo coinvolti nelle ostilità operate dalle autorità tedesche contro l’opera del Signore. Molti funzionari in Germania, tuttavia, ammisero che la nostra Società e i nostri fratelli non avevano fatto nulla di male, affermando pubblicamente che la nostra Società non è un’organizzazione politica e che non ha nulla a che fare con alcuna organizzazione politica. Il ministro Rudolf Hess, il braccio destro del cancelliere del Reich, affermò che non poteva fare nulla circa la nostra questione, perché è religiosa; il nostro caso fu passato di mano in mano e tutti facevano a scaricabarile, non volendo nessuno prendersene la responsabilità. Il Dr. Frick, ministro dell’interno del Reich, affermò di non voler fare nulla né per noi né contro di noi. Egli deferì la questione al Dr. Scholz e questi deferì la questione al Dr. Erbe. Alcuni funzionari erano alquanto arroganti. Recentemente il Dr. Erbe affermò ad un rappresentante della Società a Berlino: “Sappiamo tutto ciò che ci preme sapere sugli Studenti Biblici. Non serve discutere il caso con me. Per voi sarebbe una perdita di tempo e di risorse.  Abbiamo preso una risoluzione e dubito che il governo americano continui a intervenire in vostro aiuto”. Il rappresentante della Società replicò: “Se rifiuta di ascoltarci, la responsabilità ricade su di Lei. Abbiamo fatto tutto il possibile ed ora Lei non dovrà sorprendersi se siamo costretti a prendere altre misure per difendere noi stessi”. Perfino degli stranieri e un numero di americani furono costretti ad ascoltare le vanagloriose vanterie di funzionari tedeschi ed alcuni americani furono picchiati e maltrattati essendosi rifiutati di salutare la bandiera o di rispondere “Heil Hitler”. Avvocati tedeschi al servizio della Società ed altri tedeschi hanno affermato spontaneamente che sono stati commessi molti abusi contro la Società in Germania. Ma il tribunale in questione, il Verwaltungs-Gerichtshof [Tribunale amministrativo], al quale il governo tedesco indirizzava la Società nella sua nota ufficiale rivolta al governo americano, si rifiutò di accogliere la nostra protesta. Qui sotto viene riportata copia del suo rifiuto:

 

Preussisches Oberverwaltungsgericht
[Tribunale amministrativo supremo della Prussia]

                Dritter Senat 
               [Terzo Senato]
              N° III.A. 15.33
                         1.

                                                             Berlin-Charlottenburg 2,
                                                             Hardenbergstr. 31.
                                                             15 luglio 1933.

 

In riferimento alla Vs. lettera del 15 luglio 1933.    

     Nessuna causa legale è ammessa da questo tribunale contro ordinanze emesse da un’autorità centrale della nazione in conformità al § 1 del decreto del 28 febbraio 1933.

 

                                                               (firmato)  Dr. Drews
                                                                Ministro dello Stato
 

                                                                 Legalizzato:
                                               (Firma del Primo Segretario della Cancelleria)    

 

Timbro:
Preussisches Oberverwaltungsgericht
Kanzlei [Tribunale amministrativo supremo della Prussia – Cancelleria]

 

     A uno degli avvocati della Società, che a suo tempo aveva difeso lo stesso Hitler e i suoi associati quando erano nei guai, fu negato l’accesso al cancelliere. 

[463]

Furono spediti molte lettere e telegrammi al presidente del Reich Hindenburg e al cancelliere del Reich Hitler e ad altri funzionari per chiedere la cessazione della persecuzione dei cristiani e di salvaguardare la libertà di fede e di coscienza nel Terzo Reich, ma inutilmente.

Un ultimo avvertimento fu mandato al Sig. Hitler anche per lettera in data 9 febbraio. (vedere pag. 453)

Questi fatti sono riferiti senza astio o acrimonia. Essi provano in modo inoppugnabile che le scritture bibliche sono adempiute nel nostro giorno e che il nemico Satana cerca di distruggere quelli che danno testimonianza a Gesù Cristo. Lo schiavo non è maggiore del suo padrone.

Le profezie bibliche citate in questa lettera dal giudice Rutherford al Sig. Hitler sono di grande importanza per tutti coloro che credono realmente nella Bibbia come Parola di Dio. I maghi di Faraone furono in grado di imitare alcune piaghe; e perciò vediamo che nel nostro giorno il Diavolo sta imitando il regno di Dio, e quindi cerca di distogliere l’attenzione della gente dal vero regno di Dio. I fatti suesposti provano chiaramente che il Terzo Reich non osa ritenersi parte del regno di Dio com’è suggerito dal ritratto che viene venduto in Germania. Non c’è nessun altro nome dato fra gli uomini all’infuori di quello di Gesù Cristo tramite il quale gli uomini possano essere salvati e non c’è altro Dio all’infuori di Geova, il Signore di tutti; e il suo regno è la sola vera speranza di tutte le nazioni.          

UNA NOTIZIA ESTREMAMENTE INTERESSANTE

La seguente notizia estremamente interessante fu pubblicata nel New York Times del 28 marzo 1934, probabilmente l’edizione di mezzanotte. Non sembra che sia uscita in successive edizioni. 

29 Studenti Biblici prosciolti nel Reich
Membri della Setta sono stati rilasciati dopo essere stati giudicati
Per tradimento dello stato nazista.
Radiogramma giunto al New York Times.

Darmstadt, 27 marzo. Ventinove aderenti di una piccola e singolare setta religiosa tedesca, Zelanti Studenti Biblici, sono stati assolti qui oggi da un tribunale d’emergenza.

     La loro organizzazione e le loro dottrine sono state messe al bando dal governo nazionalsocialista, ma hanno continuato a diffondere la loro fede.

Sono stati presi in una retata e poi perseguiti sulla base di argomenti curiosamente simili a quelli sostenuti dalle autorità dell’antica Roma contro i primi cristiani, accusati di essere nemici dello stato esistente e del governo secolare in generale.

Il tribunale ha stentato ad evidenziare oggi che essi sono stati assolti solamente perché l’attuale legislazione tedesca non fornisce ancora basi per procedere con una loro condanna.       

Il tribunale ha giudicato in base all’evidenza che gli Studenti Biblici sono, in effetti, nemici dello stato nazista, nella misura in cui “essi reputano tutti i governi secolari opere di Satana”.

Il tribunale ha ritenuto che la loro attitudine e le loro attività fossero pertanto riprovevoli. Riconosce, tuttavia, che i cambiamenti costituzionali attuati in Germania dalla rivoluzione nazionalsocialista devono essere guidati dal principio che soltanto quelle parti della Costituzione di Weimar [adottata nella città di Weimar nel 1919 dall’Assemblea Nazionale della nazione tedesca come costituzione della nuova repubblica tedesca] sono stati invalidati in modo d essere chiaramente incompatibili con i principi nazionalsocialisti.  Quella costituzione contempla libertà di associazione e fede religiosa e proibisce azione repressiva da parte di ciascuno stato costituente.

 

[Traduzione a cura di collaboratori Redazione Triangolo Viola.]


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