Triangolo Viola - Il sito

Articolo di Repubblica
Torino - del 27.10.2000

http://www.repubblica.it/quotidiano/repubblica/20001027/torino/06seicoy.html

Pagina 6

Oggi la festa musulmana
del viaggio miracoloso
Quando Maometto andò dalla Mecca a Gerusalemme

TEOFILO


La Conferenza episcopale cattolica italiana ha deciso di destinare tre miliardi per la ricostruzione delle zone colpite dall’alluvione. La somma verrà ricavata dai fondi dell’otto per mille, e in particolare dal capitolo destinato agli interventi caritativi. Toccherà ai vescovi piemontesi e al vescovo di Aosta il compito di provvedere alla distribuzione degli aiuti attraverso le Caritas locali. La stessa Caritas ha costituito un Osservatorio per coordinare la raccolta delle richieste. Il numero di telefono dell’Osservatorio è 011.537187.
Nell’omelia con la quale ha concluso l’Ostensione della Sindone (in via straordinaria è ancora possibile il pellegrinaggio in questo fine settimana), l’arcivescovo di Torino, Severino Poletto, ha detto di «aver incontrato il Volto del Signore anche nelle tante persone colpite dall’alluvione. In Piemonte e in Valle d’Aosta dobbiamo registrare non solo danni materiali ingenti ma anche gravissime e irreparabili perdite di vite umane».
Per i protestanti torinesi il fine settimana sarà particolarmente importante. Si svolge infatti al centro di Santa Severa di Roma l’assemblea nazionale degli evangelici italiani. I valdesi di Torino saranno rappresentati dal pastore Giuseppe Platone. Tema dell’incontro sarà: «Dove va il protestantesimo italiano?». Secondo Platone «oggi il protestantesimo è soprattutto un linguaggio, nel senso che si tratta di un modo per dire Cristo. In Italia si tratta di un linguaggio certamente diverso da quello di altre chiese cristiane. Per la sua storia il protestantesimo italiano è una palestra di democrazia e un laboratorio internazionale al tempo stesso. Deve però guardarsi dal rischio di chiudersi in un ghetto difendendo strenuamente la sua identità. Il protestantesimo in realtà deve uscire da se stesso per poter rientrare in se stesso più arricchito».
Anche in un periodo difficile per i rapporti tra le diverse confessioni religiose si registrano comunque iniziative significative. Tra queste, l’incontro tra valdesi e testimoni di Geova che si è tenuto il 18 ottobre scorso alla Galleria d’arte Moderna sulla persecuzione delle minoranze religiose da parte dei nazisti. Nell’occasione è stato presentato un documentario di 30 minuti sulla persecuzione dei Testimoni di Geova in Germania tra il 1933 e il 1945. Alberto Bertone, responsabile delle relazioni pubbliche dei Testimoni di Geova, ha chiesto di far conoscere meglio una pagina «purtroppo dimenticata» della storia del ‘900. Al dibattito, patrocinato dagli enti locali torinesi, hanno partecipato, tra gli altri, il pastore valdese Giorgio Bouchard e rappresentanti dell’Istituto storico della resistenza e delle associazioni di deportati.
Si celebra oggi la festa musulmana di Isra oual miirag in ricordo di un grande miracolo di Maometto, quando il profeta, in una sola notte, viaggiò da La Mecca a Gerusalemme e di qui salì al settimo cielo per conoscere la potenza di Dio. «È una festa molto sentita spiega l’Imam Bouriq Bouchta perché il viaggio miracoloso di Maometto a Gerusalemme è il primo segno della presenza dell’Islam in quella città». In ricordo del miracolo venne costruita a Gerusalemme la prima moschea, oggi nota come moschea di Omar. «La preghiera di oggi aggiunge l’Imam sarà una preghiera storica». Ma è evidente che il ricordo dell’arrivo dei musulmani a Gerusalemme verrà collegato al riesplodere della guerra tra israeliani e palestinesi iniziata proprio sulla spianata delle moschee nella Città santa. «Per molto tempo sostiene l’Imam musulmani e cristiani copti convissero in pace a Gerusalemme. Poi scoppiò la guerra elle Crociate. Oggi la guerra intorno alla zona delle moschee è scoppiata con gli israeliani».

 

Articolo di 'Notizie Evangeliche'

11 OTTOBRE 2000
settimanale - anno XXI - numero 41

APPUNTAMENTI

TORINO - Mercoledi' 18 Ottobre 2000, incontro sul tema della persecuzione nazista delle minoranze religiose, organizzato dai Testimoni di Geova. Tra i relatori il pastore Giorgio Bouchard. Alle 9 nella Sala conferenze della Galleria d'arte moderna.

Fonte: NEV - NOTIZIE EVANGELICHE protestantesimo - ecumenismo - religioni
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese
evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail:
fed.evangelica@agora.it


Articolo 'La Stampa'
Torino - del 19.10.2000

http://www.lastampa.it/LST/ULTIMA/LST/TORINO/TORINO/GEOVA.htm

 

  Giovedì 19 Ottobre 2000

Dal 1933 gli «studenti della Bibbia», obiettori di coscienza, chiusi nei lager
Film per le scuole sugli orrori nazisti
  I Testimoni di Geova: «Fummo i primi perseguitati»
   
 
I testimoni di Geova - conosciuti sino al 1931 come Bibelforscher, «studenti della Bibbia» - furono i primi internati nei campi di concentramento nazisti, dove cominciarono ad essere rinchiusi sin dal 1933, nel primo lager di Dachau. In Germania erano oltre ventimila, ed avevano una colpa capitale: quella dell’obiezione di coscienza che imponeva loro a costo della vita di rifiutare - in un mondo avvelenato dalla rabbia di guerra - il servizio militare e l’uso delle armi. Nei lager - unico gruppo con connotati esclusivamente religiosi - avrebbero ottenuto come distintivo un triangolo viola e il più atroce dei trattamenti.
Nessuno - pena le 25 frustate riservate ad ogni «testimone» appena varcato il filo spinato - poteva guardarli o parlar con loro: la loro obiezione di coscienza veniva considerata un’infezione, la loro pace un crimine e un pericolo pubblico.
Riesce a raccontarlo in trenta minuti pacati e taglienti il nuovo documentario su «I Testimoni di Geova, saldi di fronte all’attacco nazista». Curato per le scuole dall’ente editoriale della Congregazione, è stato presentato ieri alla Galleria d’Arte Moderna, nell’ambito di un incontro «Sulla persecuzione nazista delle minoranze religiose» promosso dalla Congregazione cristiana dei testimoni di Torino con il patrocinio di Regione, Provincia e Comune.
Lo ripresenterà in via Garibaldi 13, lunedì 23 alle ore 21, il Centro «Sereno Regis» su iniziativa del Movimento non Violento. Insegnanti e scuole interessati alla videocassetta didattica potranno inoltre rivolgersi alla sede romana della congregazione, telefonando al n. 06/87.29.41.
Al tavolo dei relatori, ieri, il pastore valdese Giorgio Bouchard, Alberto Cavaglion dell’Istituto della Storia della Resistenza, la docente dell’Istituto Europeo Susanna Conti, il direttore di «Laicità» Carlo Ottino, il vicepresidente nazionale dell’Aned Dario Segre, Franco Rizzo per i Testimoni di Geova. E soprattutto loro: le voci e i volti dei pochi sopravvissuti tra i diecimila Testimoni imprigionati e gli oltre duemila uccisi. A ciascuno, per salvarsi, sarebbe bastato firmare un semplice foglio di abiura, quasi tutti rifiutarono accettando il patibolo oppure soffrendo sino a dieci anni di prigionia inumana.
Perché ospitarli nelle scuole? «Per non dimenticare», concorda l’augurio inviato ieri dal sindaco Castellani e dal vicepresidente del Consiglio regionale Lino Riba. Ma soprattutto per imparare ad ascoltare - anche quando parlano la stessa lingua dei propri aguzzini - le voci più sommesse e indifese».

 

 

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