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"History of Christianity"

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Paul Johnson storico dal libro "A History of Christianity "

"La seconda guerra mondiale inflisse alla condizione morale della fede cristiana colpi ancora più duri della prima. Rivelò il vuoto delle chiese in Germania, culla della Riforma, e la codardia e l'egoismo della Santa Sede".

Paul Johnson dice prima delle chiese cattolica ed evangelica nella Germania di Hitler: "Entrambe le chiese[cattoliche e protestanti], per la maggior parte, sostennero fortemente il regime. I vescovi cattolici gradirono che si desse 'nuova, vigorosa importanza all'autorità nello stato tedesco'; il vescovo Bornewasser disse alla gioventù cattolica nella cattedrale di Treviri : 'Siamo entrati nel nuovo reich a testa alta e a piè fermo e siamo pronti a servirlo con tutto il nostro corpo e con tutta la nostra anima'. Nel gennaio del 1934, Hitler vide dodici capi evangelici [luterani] , e dopo questa riunione essi . . . diffusero un comunicato il quale impegnava 'i capi della Chiesa Evangelica Tedesca ad affermare unanimemente la loro incondizionata lealtà al Terzo Reich e al suo leader'.. . . .Di 17.000 pastori evangelici, non ce ne furono mai, in qualsiasi momento, più di cinquanta che scontassero lunghe condanne [per non avere sostenuto il regime nazista]. Dei cattolici, un vescovo fu espulso dalla sua diocesi e un altro ricevette una breve condanna per reati valutari...la Chiesa scomunicava i cattolici che nel testamento chiedevano di essere cremati, . . . ma non vietava loro di lavorare nei campi di concentramento o di sterminio"

Quindi, riferendosi ai pochi cristiani professanti che rimasero, egli disse, "fedeli ai propri principi", lo scrittore continua e dice: "I più coraggiosi furono i testimoni di Geova, che proclamarono la loro decisa opposizione dottrinale sin dal principio e ne pagarono le conseguenze. Rifiutarono di prestare qualsiasi cooperazione allo stato nazista che denunciarono come totalmente empio. . . . Il novantasette per cento subì la persecuzione in una forma o nell’altra”... "Molti furono condannati a morte per il rifiuto del servizio militare . . . o finirono a Dachau o in manicomio. Un terzo furono effettivamente uccisi; il novantasette per cento subì la persecuzione in una forma o nell'altra. Furono il solo gruppo cristiano che suscitò l'ammirazione di Himmler".

 

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