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Comunicato Stampa
Mostra di documenti storici sulla persecuzione religiosa
Triangoli Viola :Testimonianze di Testimoni
“Viola: era il colore dei Bibelforscher, quegli internati le cui
convinzioni religiose li avevano
condotti a resistere al regime nazista”
Evelyn
Le Chene, Mauthausen ou le comptabilitè de l’horreur
26 giugno – 26 luglio 1998 venerdì, sabato e domenica ore 9,00 –
17,00
Associazione Studenti Biblici
Via A. De Gasperi 26, Leinì (Torino) –
tel. 011/9989338 – fax 9974820
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Ingresso libero
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25 giugno 1998
Inaugurata
la mostra di documenti storici sulla persecuzione religiosa
“Triangoli viola: Testimonianze di Testimoni”
Con
la lettura di un messaggio del Presidente della Camera on. Luciano Violante, i saluti augurali dell’on. Livia Turco, ministro della solidarietà sociale, e di Nevio
Coral, sindaco di Leinì, si è aperta giovedì 25 giugno 1998 la
presentazione della mostra di documenti storici sulla persecuzione religiosa
nazi-fascista “Triangoli viola: Testimonianze di Testimoni”, ad un folto
pubblico di invitati.
Alberto
Bertone,
membro del Comitato organizzatore, nel suo intervento “Perché una mostra
sulla persecuzione religiosa” ha detto che “essa
costituisce un importante tassello per conoscere l’Olocausto nella sua
globalità’. – Secondo il relatore – Molto
si è detto dei religiosi perseguitati ed internati nei per motivi politici,
mentre si tende a dimenticare gli internati per soli motivi religiosi”. Bertone
ha spiegato che nei lager nazisti solo un gruppo religioso era distinguibile, da
un triangolo di stoffa cucito sulla divisa carceraria: “I Bibelforscher, o Studenti Biblici; ovvero gli attuali Testimoni di
Geova. 10 mila d’essi furono internati nei lager, ove oltre 600 morirono, 203
dei quali condannati a morte per il rifiuto di compiere qualsiasi attività’
legata allo sforzo bellico. Non li possiamo dimenticare”, ha ribadito
Bertone.
Nel
programma della presentazione è intervenuto anche Italo Tibaldi, “Triangolo Rosso” a Mauthausen e ora
vicepresidente del Comitato Internazionale custodito per ‘custodire’ la
memoria di quel lager. Tibaldi ha ricordato i Bibelforscher con i quali venne a
contatto durante la sua detenzione.
Matteo
Pierro,
autore del libro ‘Fra martirio e
Resistenza (1998), ha sostenuto la
tesi che nei lager i prigionieri si distinguevano in due categorie fondamentali:
le vittime e i martiri. I primi non avevano scelta, erano destinati
all’estinzione; i secondi, rinunciando ai loro ideali, avrebbero potuto
scampare alla repressione, “I
‘Triangoli viola’ rientrano in questa seconda categoria”, ha detto
l’oratore.
L’avvocato
Bruno Segre, direttore del mensile L’incontro
e difensore “storico” degli obiettori di coscienza davanti ai tribunali
militari Italiani dal primo dopoguerra, ha ricordato che nel nostro Paese
l’intolleranza religiosa non è finita e ha citato vari casi verificatisi di
recente ai danni delle minoranze.
La
mostra si compone di venti pannelli che racchiudono oltre cento quadri pieni di
fotografie e di documenti storici, fra cui circolari dell’O.V.R.A. e del
governo fascista contenenti le direttive della repressione verso i Testimoni di
Geova e altre sette invise al regime. Un settore della Mostra è dedicato ai
processi del Tribunale Speciale contro i soggetti “colpevoli” di avere
divulgato le loro idee religiose contrarie al fascismo e al cattolicesimo.
L’esposizione,
ospite della sede della Associazione Studenti
Biblici di via De Gasperi 26 a Leinì (Torino), sarà aperta al pubblico ogni
venerdì, sabato e domenica, dalle ore 9 alle ore 17 (orario continuato), dal 26
giugno al 26 luglio 1998. L’ingresso è libero.
Per
informazioni telefonare allo 0172/84972 , 0348/7480373
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